Danni permanenti alla Barcaccia. Durante i sopralluoghi e le verifiche ancora in corso sulla vasca, appena restaurata e trasformata ieri in un cimitero di bottiglie e rifiuti dai tifosi del Feyenoo, sono stati trovati altri danni in aggiunta a quelli già accertati al candelabro: ci sono infatti scalfiture e scheggiature in diversi punti.
Claudio Parisi Presicce, il sovrintendente ai Beni Culturali di Roma, spiega a Repubblica: “Ieri avevamo già verificato la presenza di alcune scheggiature, in particolare un frammento di travertino di 10 centimetri appartenente all’orlo del candelabro centrale della vasca. Questa mattina abbiamo fatto una perlustrazione con i tecnici della sovrintendenza e abbiamo potuto constatare che in realtà gli urti di queste bottigliette hanno causato molti più danni di quanti fossero visibili ad occhio nudo. Uno sconcerto, un vandalismo ingiustificato”.
Un danno grave anche perché permanente, dal momento che quando un’opera come questo viene danneggiata non tornerà più come prima. Presto si procederà dunque a un nuovo restauro. Ma la verifica non è ancora completata e la conta dei danni non può quindi considerarsi ancora definitiva. Il Comune intanto ha deciso di costituirsi parte civile, mentre Acea ha deciso di a partecipare alla riparazione dei danni.
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