Cosa hanno trovato i Carabinieri a casa di Giulia Tramontano. In queste ore la magistratura sta cercando di capire se l’omicidio efferato della 29enne incinta di 7 mesi a Senago (MI), sia stato premeditato o no. La domanda che i pm si stanno quindi facendo è: Alessandro Impagnatiello aveva già da tempo programmato di ammazzare la compagna? Un quesito che se troverà delle prove concrete porterà a un inasprimento della pena, molto probabilmente. Chiaramente bisognerà attendere la fine del processo per dirlo con sicurezza, ma un conto è essere accusati di omicidio volontario, un altro di premeditazione.
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Ora però emerge che a casa dell’uomo siano stati trovati dei prodotti che potrebbero costargli caro. Da quello che riportano diverse testate giornalistiche, i rilievi tecnico-scientifici dei carabinieri della sezione investigazioni scientifiche (Sis) nell’appartamento di Senago sono finiti alle 22 di martedì.

Cosa hanno trovato i Carabinieri a casa di Giulia Tramontano
Sembra poi, che oltre all’appartamento (esaminato per oltre 7 ore), gli esperti si siano focalizzati anche nel garage e nella cantina al piano interrato. È qui infatti che Alessandro Impagnatiello racconterà di aver celato il corpo di Giulia prima di gettarlo dietro ai box in via Monte Rosa dove è stata ritrovata. Ora sembra che i militari abbiano davvero trovato qualcosa. Oltre ad aver rinvenuto chiaramente diverse tracce ematiche e il ceppo di coltelli indicato da Impagnatiello, è stata trovata anche una pellicola trasparente, compatibile con quella utilizzata, tra l’altro, per avvolgere il corpo senza vita della 29enne.

Ma non è finita, perché tra le varie cose, sembra sia stata trovato anche del veleno per topi. Secondo il pm potrebbe essere stato usato (o pensato di usare) per ammazzare la povera Giulia Tramontano. Questo indizio in particolare starebbe quindi a confermare, qualora venisse accetto, che l’uomo avrebbe premeditato l’omicidio.

Nel 2019 #GiuliaTramontano scriveva questo.. assurdo leggerlo oggi.
— Carola_Angelica (@carolaangelica_) June 1, 2023
Riposa in pace. pic.twitter.com/O4ybBR0Fdl
Alessandro #Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio della fidanzata #GiuliaTramontano, ha cercato su internet informazioni sull’effetto del veleno per topi https://t.co/aDMIVNj0sn
— Il Fatto Quotidiano (@fattoquotidiano) June 7, 2023
Sembra infatti che Alessandro Impagnatiello, poche settimane prima di uccidere la compagna incinta, aveva cercato su internet l’effetto del topicida sugli esseri umani. Il motivo agli occhi dei pm sembra evidente. Qualora venisse confermata l’accusa, l’uomo potrebbe rischiare di non uscire più dal carcere.
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