Wolfang Abel, l’uomo condannato a 27 anni di carcere assieme Marco Furlan per una serie di delitti commessi tra il 1977 e il 1984 rivendicati con volantini neonazisti firmati con lo pseudonimo ”Ludwig” e avvenuti tra il Veneto, Milano e Monaco di Baviera è libero. A riportare la notizia è l’Ansa. Dopo aver scontato 23 anni di carcere, Abel è uscito nel 2009. Dopo un periodo in cui è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari e poi di libertà vigilata per presunta ‘pericolosità sociale’, il giudice di sorveglianza di Verona ha revocato l’obbligo di firma, l’ultima misura cautelare rimasta nei suoi confronti. Il suo complice, invece, Marco Furlan, era stato scarcerato nel 2010 dopo aver scontato 13 anni nel carcere di Opera, a Milano. È stato l’avvocato di Abel a comunicargli la notizia della libertà. Laureato in Matematica col massimo dei voti, all’epoca dei fatti viveva a Negrar (Verona) e lavorava nella compagnia assicurativa del padre. (Continua a leggere dopo la foto)

Aveva conosciuto Furlan alle scuole superiori e insieme a un gruppo di ragazzi erano soliti incontrarsi a piazza Vittorio Veneto nel quartiere di Borgo di Trento. Condividevano la stessa idea, ovvero la necessità di ripulire il mondo da prostitute, tossicodipendenti, barboni, omosessuali, preti ”peccaminosi, cinema e discoteche a luci rosse. Il primo omicidio commesso dai due risale al 25 agosto del 1977, quando il senzatetto Guerrino Spinelli venne bruciato nella sua Fiat 126 a Verona. A dicembre dell’anno successivo si resero responsabili dell’accoltellamento del cameriere omosessuale Luciano Stefanato, assassinato con 30 coltellate. Quasi un anno dopo, a Venezia, uccisero con una trentina di coltellate il tossicodipendente 22enne Claudio Costa.
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La furia omicida di Abel e Furlan continuò fino al 1984, anno del loro arresto. Era il 3 marzo e secondo gli inquirenti i due complici stavano tentando di incendiare la discoteca ‘Melamara’ di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, dove si trovavano circa 400 giovani. All’epoca dell’arresto Abel aveva 25 anni. Oggi ha 57 anni e vive con la madre in una casa sulle colline veronesi, ad Arbizzano, ed è tornato un uomo libero.
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