“Rispetto la decisione di un Paese libero e amico come la Francia, nessuno deve trattare gli altri Paesi come si trattano degli studenti”. Matteo Renzi, a Londra per incontrare la comunità finanziaria, si schiera calla parte di Parigi che ieri ha detto no austerity e si è ribellata al tetto del 3% per il rapporto Deficit/Pil. E risponde a muso duro alla cancelliera tedesca Angela Merkel che aveva invitato tutti i Paesi dell’Ue “a fare i loro compiti”. L’Italia, comunque, i compiti vuole farli: “Io sto dalla parte di Francois Hollande e Manuel Valls”, ha spiegato il premier, sottolineando però che “rispetteremo il vincolo del 3%”.