Il Consiglio dei ministri ha approvato la manovra economica da 35 miliardi. “Orgogliosa del lavoro di questo Governo e di una manovra scritta in tempi record. Una legge di bilancio coraggiosa e concreta, che bada al sodo e offre una visione sulle priorità economiche”. A parlare in questo modo sui social è la premier Giorgia Meloni che commenta le scelte del governo: “Sono molto soddisfatta del lavoro fatto con questa manovra perché non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa scelte politiche e la presenta un governo che in appena un mese ha scritto e presentato una manovra che ricalca e racconta di una visione politica”, ha detto la premier nella conferenza stampa dopo l’approvazione della manovra.
Tra i vari provvedimenti Giorgia Meloni ha parlato anche di quello che riguarda il reddito di cittadinanza, la riforma voluta a tutti i costi dal M5S per aiutare chi non riesce a trovare lavoro. “Siamo fedeli ai nostri principi, si continua a tutelare chi non può lavorare, aggiungiamo anche le donne in gravidanza, ma per chi può lavorare si abolirà alla fine del prossimo anno e non potrà essere percepito per più di 8 mesi e decade alla prima offerta di lavoro”.
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Giorgia Meloni ha poi ha proseguito il suo concetto: “Vedo forze politiche che chiamano la piazza, va bene tutto però vorrei sapere se chi lo ha pensato lo ha immaginato come uno strumento dello Stato per occuparsi delle persone dai 18 ai 60 anni. C’è gente che lo prende da tre anni, evidentemente non ha funzionato o per alcuni italiani deve andare all’infinito, io credo che lo Stato debba occuparsi di loro a trovare un posto di lavoro”.
Sulle modifiche che riguardano il reddito di cittadinanza è intervenuta anche Marina Calderone, ministro del lavoro: “I tempi della manovra non ci consentivano di mettere in campo una riforma complessiva di tutti gli interventi a sostengo della povertà e delle azioni per favorire l’inclusione lavorativa”. Pertanto il reddito di cittadinanza andrà in scadenza “il 31 dicembre e nel 2023 verrà disegnato un percorso diverso”. Il ministro ha anche specificato che i controlli sui percettori di reddito di cittadinanza “verranno intensificati ed è indicata la decadenza dopo il rifiuto di un’offerta congrua”.
Orgogliosa del lavoro di questo Governo e di una manovra scritta in tempi record. Una #leggedibilancio coraggiosa e concreta, che bada al sodo e offre una visione sulle priorità economiche. pic.twitter.com/e6J0DwgbgY
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) November 23, 2022
“Stiamo lavorando per rivedere tutto il sistema dei controlli – ha detto Calderone -. Il sistema dell’autocertificazione era dato dal fatto che i controlli venivano fatti ex post perché la tempistica della corresponsione del reddito non consentiva di poter fare un controllo puntuale su tutte le posizioni”. Calderone ha concluso dicendo che è iniziata un’interlocuzione con “l’Inps per cercare di mettere a sistema i controlli e le banche dati a disposizione. Oltre al fatto che ci sarà una attenzione specifica per verificare l’effettiva presenza sul territorio italiano dei percettori del reddito”.
di Cristina La Bella