“Natale è la festa di Gesù” scrive il bambino in un pensierino per la recita di fine anno. Le maestre, però, mettono la frase tra parentesi, ed è polemica. Siamo alla scuola elementare Luigi Mauro a Trieste, 15 classi per poco meno di trecento bambini, un terzo dei quali figli di immigrati .”Quella frase, cancellata per non offendere chi appartiene ad altre religioni, va invece a offendere tutti coloro che festeggiano il Natale non come periodo di regali e vetrine ma come nascita di Gesù Cristo” attacca su Facebook la mamma di un alunno. (continua dopo la foto)
“Niente presepe a scuola, discrimina”. Il preside fa arrabbiare i genitori
La dirigente Daniela Cellie difende però la scelta delle insegnanti: “I pensieri che facevano parte del lavoro preparato dalle maestre non riguardavano il Natale come festa religiosa, piuttosto i valori trasversali della ricorrenza quali pace, solidarietà e amicizia: valori che fanno sì che questa festa accomuni tante religioni, etnie e culture diverse. Nessuno ha mai voluto intendere che non si tratta di una festa cattolica. Semplicemente eravamo in un contesto diverso…” Il bambino, insomma, sarebbe uscito fuori traccia. E così Gesù è finito tra parentesi.