Novità choc sulla morte di Domenico Maurantonio, il 19enne di Padova morto il 10 maggio a Milano dopo essere precipitato dalla finestra del quinto piano dell’Hotel Leonardo. Come riporta Tgcom24, il ragazzo non indossava gli indumenti intimi quando è precipitato. Da quanto si è appreso, mutande e pantaloncini sono stati trovati vicino al cadavere. Si rafforza così la credibilità di un Whatsapp che sembrerebbe avvalorare l’ipotesi dello scherzo tra compagni.
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La trasmissione “Chi l’ha visto” ha infatti mostrato il Whatsapp incriminato in cui si legge: “L’altra sera dei ragazzi di una scuola di Padova son venuti da noi in hotel… di notte si sono ubriacati da fare schifo e hanno deciso di fare degli scherzoni sui corridoi dell’hotel”. Sembra, quindi, la discussione tra un dipendente dell’albergo e un amico. Che siano adulti lo dimostra anche l’uso del termine “defecare”, troppo forbito per essere usato tra due giovani che amano invece altri sinonimi. Il messaggio prosegue: “Il ‘migliore’ di questi scherzi è stato defecare per il corridoio del quinto piano… non contento, uno di questi per fare il figo decide di mettersi sul cornicione per farla dalla finestra… quindi si fa tenere per le braccia dagli amici e ad un certo punto vola giù. Morto. Gli amici non hanno detto nulla a nessuno e son tornati in stanza…”.
Guardando gli orari di invio di questi messaggi si scopre che il primo “contatto” è avvenuto alle 12.32, l’amico risponde circa 29 minuti dopo alle 13.01 e nello stesso minuto l’autore del presunto messaggio shock risponde. Ma risponde troppo velocemente e con un testo lunghissimo, troppo lungo per essere scritto in meno di 60 secondi da un cellulare. A questo si aggiunge lo “sfondo” del Whatsapp: una specie di lavagna di una lezione di chimica. Cosa voleva far credere? Che ci si trovava di fronte a due ragazzini che messaggiavano? Ma il messaggio iniziava con un “son venuti da noi in hotel”, quindi pare scritto da qualcuno che in hotel ci lavora. Insomma, tanti dubbi su questa “prova tv” il cui risultato è far calare un ulteriore alone di mistero su questa vicenda che risultava essere già complicata.
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