Fa tremare i polsi e indigna la storia che viene da Torino, ha per protagonista una ragazza di 13 anni appena, rimasta incinta. Secondo quanto è stato appurato, la ragazzina era arrivata in ospedale al settimo mese di gravidanza nel luglio dello scorso anno, accompagnata dalla madre. Quando le avevano chiesto chi fosse il padre del bambino che stava per nascere, lei aveva parlato prima di un compagno di scuola, poi di una chat di incontri.
Eppure, davanti alle domande, la 13enne aveva forniti risposte evasive. Da lì, la decisione di installare una telecamera nascosta nel reparto di ginecologia dell’ospedale Sant’Anna di Torino dove era ricoverata. Gli inquirenti erano infatti sicuri che la storia della ragazza facesse acqua da tutti le parti.
Torino, 13enne incinta del padre dopo violenza: il bimbo dato in adozione
Proprio le telecamere hanno rivelato la storia più orribile che si potesse immaginare. Le immagini della notte tra il 9 ed il 10 luglio rivelavano che il padre, un 45enne di nazionalità filippina, aveva costretto la figlia ad un rapporto sessuale. L’esame del Dna sul feto aveva poi confermato che era lui il padre del bambino che poi è stato dato in adozione.
Oggi il procuratore aggiunto sabaudo, Cesare Parodi, ha chiesto una condanna a dieci anni di carcere per il papà mostro. Come riporta il Corriere della Sera, dalle indagini erano emersi i maltrattamenti del padre verso gli altri figli minori e la moglie. La donna però è finita a sua volta sotto accusa per non avere impedito la violenza del marito verso la figlia.
Non era la prima volta che la ragazza subiva abusi. A quanto si apprende sembra che le violenze fossero reiterate e spalmate lungo un periodo temporale decisamente più vasto. Una storia terribile sulla quale, ora, dovrà essere fatta giustizia.