Una busta verde, apparentemente anonima, ha scatenato nuove inquietanti ipotesi sul caso di Liliana Resinovich, la donna scomparsa a Trieste nel dicembre del 2021 e ritrovata morta poche settimane dopo. Due coltelli ben visibili, avvolti in quella busta e lasciati sul sedile del passeggero di un’auto abbandonata, hanno attirato l’attenzione dell’inviata della trasmissione “Chi l’ha visto?” di Rai 3, che li ha individuati nella vettura ancora parcheggiata sotto casa della vittima. Si tratta di un’auto intestata proprio a Liliana, e il dettaglio è tanto più inquietante se si considera che, da pochi giorni, il marito Sebastiano Visintin è stato ufficialmente iscritto nel registro degli indagati per omicidio.
Il ritrovamento dei due coltelli è solo l’ultima tessera di un puzzle ancora lontano dal comporsi. Durante la perquisizione condotta dalla Polizia nell’abitazione dell’uomo, sono stati sequestrati centinaia di coltelli, strumenti che Visintin affila regolarmente per lavoro. Gli inquirenti ora intendono esaminare con attenzione alcune lame per stabilire se vi sia compatibilità con il taglio del cordino del sacco della spazzatura in cui era avvolto il corpo della donna al momento del rinvenimento. È un elemento cruciale per ricostruire le fasi che hanno preceduto e seguito la morte della 63enne.
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Liliana Resinovich, la scoperta nella sua auto
“Si tratta di un’auto non più in uso, è un fatto curioso“, ha osservato Sergio Resinovich, fratello di Liliana, ospite in studio nella puntata di mercoledì sera di “Chi l’ha visto?”, accanto alla conduttrice Federica Sciarelli. Pur minimizzando, aggiungendo che “probabilmente li avrà dimenticati”, il commento del fratello della vittima non ha fatto che aumentare il senso di sospetto attorno alla figura di Visintin.

Oltre ai due coltelli e ai numerosi oggetti da taglio sequestrati, l’indagine ha portato al sequestro di ulteriori elementi legati a Sebastiano Visintin: una felpa gialla, un paio di guanti rossi, un maglione a scacchi verdi e rossi e persino un braccialetto di caucciù tagliato. Secondo il suo avvocato difensore, Paolo Bevilacqua, Visintin sarebbe ormai isolato, con contatti sporadici solo in Carnia e in Austria. “Vive nella sua nuvoletta e non sa sottrarsi alla persecuzione mediatica, viene ricorso continuamente”, ha dichiarato il legale, sottolineando la fragilità psicologica del suo assistito in questo momento.


Liliana Resinovich: Il mistero dei coltelli rimasti nella sua auto sotto casa a #Trieste. Molti altri sequestrati al marito Sebastiano Visintin durante la perquisizione della Polizia, dopo è stato iscritto nel registro degli indagati.#chilhavisto→https://t.co/gGD1ra9GoT pic.twitter.com/kY1tzJWJ1O
— Chi l'ha visto? (@chilhavistorai3) April 16, 2025
Nel frattempo, gli inquirenti continuano a scavare nel passato della coppia, alla ricerca di elementi che possano contraddire o confermare la versione di Visintin, che finora ha sempre descritto il rapporto con Liliana come armonioso. A gettare nuove ombre è stata la testimonianza di una vecchia amica della coppia, sentita nelle ultime ore. Si tratta di un’albergatrice che in passato aveva già parlato di gravi litigi tra i due, raccontando che Liliana le avrebbe chiesto camere con letti separati durante i soggiorni insieme al marito. Un dettaglio che stride fortemente con il quadro idilliaco tracciato dall’uomo e che potrebbe rivelarsi decisivo per gli sviluppi dell’indagine.