Allarme truffa, cosa fare. Quante volte vi è capitato di sentirvi porre la fatidica domanda “Quanto si ferma?” nel momento in cui parcheggiate il vostro veicolo? Una domanda innocente, almeno all’apparenza, che però lascia cadere in trappola. Il rischio? Quello di poter cadere vittime di una vera e propria truffa pensata a tavolino dal malvivente che dunque si assicura sulle tempistiche in cui attuare il piano. Il pericolo sarebbe quello di ritrovare il mezzo privo di alcuni pezzi. Ma questa non è l’unica truffa da cui tenersi alla larga. Ecco alcuni consigli su come poter raggirare tempestivamente alcune trappole tese.
Come raggirare le truffe, atteggiamenti e precauzioni da poter adottare se pensate di essere vittime di alcune trappole. Non si sente parlare di altro, dalle truffe online a quelle tese, se così può dirsi, quasi alla luce del sole. “Quanto si ferma?”, vi si viene chiesto se lasciate il mezzo in un parcheggio apparentemente custodito. Ma questa domanda risuona come una truffa preannunciata. E non sarebbe l’unica truffa in cui potrete cadere vittime se state alla guida del vostro mezzo.
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Come raggirare le truffe, atteggiamenti e precauzioni da adottare per evitare di cadere in trappola
Ma procediamo con ordine e scopriamo insieme tutte le possibili truffe da annusare tempestivamente prima che sia troppo tardi. “Quanto si ferma?”, chiede dunque il malvivente al momento del parcheggio. In tal caso il truffatore sarebbe posto nelle condizioni migliori per calcolare a tavolino le tempistiche e mettere in atto il piano. La soluzione però fortunatamente esiste. Per allontanare il rischio di tornare al parcheggio e trovare alcuni ‘pezzi’ del mezzo, come batteria e gomme, sostituiti o persino assenti, sarebbe sempre meglio rispondere alla domanda rimanendo nel vago.
Proteggere il vostro veicolo e voi stessi non sarebbe dunque impossibile, l’importante è conoscere le strategie e saper adottare gli atteggiamenti più adeguati. Infatti, in merito a ciò, esiste un altra trappola che dovete imparare a conoscere per poterla schivare, ed è la cosiddetta truffa “del sassolino”. In cosa consiste? In tal caso la trappola verrebbe messa in atto durante la guida. Il malvivente potrebbe causare intenzionalmente un piccolo colpo sulla carrozzeria in modo da chiedervi poi di accostare per risolvere la questione sulla presunta ammaccatura causata sulla sua vettura.
Il truffatore, a questo punto, potrebbe accusarvi di aver causato l’urto e di chiudere la questione riscuotendo sul momento la somma del danno subito. Per convincervi, potrebbe anche avanzare la possibilità di doversi recare in ospedale in quanto il presunto urto avrebbe causato anche un malessere. E questa non sarebbe purtroppo l’unica truffa in cui potrete cadere. Accanto alla truffa del sassolino, esisterebbe anche quella dello “specchietto rotto” o ancora il raggiro ai parcheggi del supermercato. Il malvivente in entrambi in casi potrebbe intercettarvi per procedere in furti di borse, effetti personali o altro. La soluzione resterebbe quella di avvisare subito le forze dell’ordine con il risultato di scoprire che nel giro di poco tempo il malvivente si darà alla fuga.