Davide Zotti, un professore di filosofia in un liceo di Trieste, aveva rimosso il crocifisso dalla parete dell’aula scolastica motivando così la sua decisione: “Non intendo più insegnare sotto un simbolo che rappresenta un’istituzione che continua a delegittimare la mia persona e quindi il mio stesso ruolo educativo”. Lui, omosessuale, era stato spinto al gesto dopo le dichiarazioni del cardinale Ruini, che sulle unioni omossessuali aveva parlato di “diritti immaginari”. Ora, però, il professore è stato sanzionato, con la misura della censura inflitta dall’ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia. Secondo l’Ufficio scolastico, Zotti “ha posto in essere atti in violazione ai doveri, alla responsabilità e alla correttezza, cui deve essere sempre improntata l’azione e la condotta di un docente, considerata la sua funzione educativa e formativa”. Più che al gesto, dunque, la sanzione è legata alle sue successive dichiarazioni pubbliche “idonee a pregiudicare l’immagine dell’amministrazione e la sua neutralità istituzionale.
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