È la prima volta che in Italia compaiono scritte in arabo che predicano la Jihad ed osannano i guerrieri di Allah. Sono apparse a Roma, sui muri di uno dei sottopassi di via Casilina. Sono scritte che inneggiano ai guerrieri di Allah, alla distruzione dei nemici americani, al Dio che non dimenticherà chi, durante la vita terrena, non si è convertito all’Islam. E a pochi metri, spunta la bandiera diventata icona del terrore che sventola nelle immagini provenienti dai territori del Medio Oriente in cui imperversano le rappresaglie contro gli infedeli.