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Papa Francesco, Pietro Orlandi rompe il silenzio dopo la morte: “Cosa penso ora”

  • Italia

La morte di Papa Francesco ha suscitato un’ondata di cordoglio in tutto il mondo. Anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina dello Stato Vaticano scomparsa a Roma il 22 giugno 1983, ha deciso di parlare. Una breve dichiarazione che non è passata inosservata.

Da tempo, Pietro chiedeva a Papa Francesco un incontro per fare luce sulla vicenda di sua sorella. Il Pontefice, secondo quanto riferito da Orlandi, glielo avrebbe negato, giustificando questa decisione con la pressione di “troppi occhi” su di lui. Un episodio, risalente ad alcuni anni prima, aveva alimentato le speranze di Pietro: durante un breve scambio, Papa Francesco gli avrebbe detto, riferendosi a Emanuela, “sta in cielo”. Tuttavia, nessun chiarimento era mai seguito.

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Papa Francesco, Pietro Orlandi rompe il silenzio dopo la morte: “Cosa penso ora”

Il giorno della notizia della morte di Bergoglio, il fratello di Emaniela Orlandi ha pubblicato un post su Facebook: “Oggi preferisco non rilasciare commenti, il mio pensiero è lo stesso di ieri, di oggi e sarà lo stesso domani. Tanti personaggi illustri del giornalismo, della politica, dello spettacolo, della cultura avrebbero potuto evitare di commentare, vista l’ipocrisia, la ruffianeria e la falsità nei loro post e dichiarazioni”.

Negli ultimi mesi, mentre il Papa era ricoverato al Policlinico Gemelli, Orlandi aveva rinnovato il suo appello con maggiore urgenza. A dicembre 2024, commentando la stesura dell’Angelus da parte del Pontefice, aveva scritto: “Se ha la forza di scrivere l’Angelus, spero trovi la forza di scrivere ciò che tutti noi aspettiamo”.

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Anche un mese fa, con Francesco ormai convalescente, Orlandi aveva insistito: “Spero ancora che scriva la verità sul caso di mia sorella”. La morte del Papa ha chiuso ogni possibilità di risposta. Begoglio è stato il terzo papa che si è trovato ad affrontare il caso Orlandi durante il suo pontificato, dopo Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Per Pietro, ora, resta solo la speranza che un giorno si possa fare finalmente luce sulla sorte della ragazza con la fascetta, svanita nel nulla oltre 40 anni fa.


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