Dolore e sconcerto regnano ancora sovrani dopo la morte di Laura Frosecchi, uccisa dal nipote 22enne Mattia Scutti. L’omicidio si è verificato il 17 ottobre a Chiesanuova, in provincia di Firenze, all’interno del negozio di alimentari della vittima. Il suo assassinio è avvenuto a colpi di arma da fuoco, ma il movente è rimasto un mistero per giorni. Anche se ora sembra che si sia giunti ad una spiegazione.
Laura Frosecchi sarebbe stata uccisa dal nipote per qualcosa che lei avrebbe fatto e che avrebbe scaturito la folle reazione del giovane. L’avvocato del presunto killer, Francesco Ceccherini, aveva già spiegato che l’assistito quando non aveva ancora 18 anni “era stato sottoposto a una perizia psichiatrica nell’ambito di un procedimento per maltrattamenti, aperto dalla procura per i minori, e l’esperto aveva stabilito che la capacità di intendere e volere del giovane era grandemente diminuita”.
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Laura Frosecchi uccisa dal nipote, perché il ragazzo l’avrebbe fatto
Il sito Leggo ha comunque precisato che dopo l’omicidio di Laura Frosecchi, sul nipote accusato di averla uccisa potrebbe esserci un’altra perizia psichiatrica. Il gip ha deciso che il 22enne deve restare in prigione per il rischio di reiterazione del reato o per autolesionismo. Ma è sul movente che ora sembrano esserci sempre meno dubbi negli investigatori.
A quanto riferito, Mattia Scutti avrebbe ammazzato la zia per una frase che lei avrebbe detto parlando con lui. Si è parlato di un’espressione colloquiale, molto utilizzata in Toscana, che avrebbe provocato un sentimento di derisione per il ragazzo. Quest’ultimo non l’avrebbe perdonata e quindi avrebbe maturato la decisione di toglierle la vita.
#laura frosecchi uccisa dal nipote #mattia scutti: «L'aveva deriso il giorno prima, in passato era stato sottoposto a una perizia psichiatrica» https://t.co/LNKgFFrvD4
— Leggo (@leggoit) October 21, 2024
Nonostante la zia non volesse offenderlo, il 22enne il giorno successivo quella frase su di lui ha ucciso la donna nell’attività commerciale.
