È stata un’embolia polmonare a uccidere Adele Baldasarre, la sedicenne di Scandiano di Reggio Emilia, originaria della zona di Porto Tolle, morta nella propria camera da letto nella notte tra il 4 e il 5 giugno scorso. La conferma arriva dall’autopsia svolta lunedì all’istituto di Medicina Legale di Modena come scrive il Corriere di Bologna. I genitori Federica Zanellato e Rocco, l’avevano trovata al mattino priva di vita nella sua camera da letto.
Lunedì all’istituto di Medicina Legale di Modena è stata effettuata l’autopsia sulla ragazza, decisa dalla magistratura di Reggio Emilia il 5 giugno. Come ricostruisce il quotidiano di Bologna per conoscere tutti i dettagli occorrerà attendere almeno un paio di mesi per gli esiti degli esami approfonditi. (Continua dopo la foto)
Adele Baldasarre, la cantante e musicista morta nel sonno a 16 anni
Il primo esame, comunque, confermerebbe la causa del malore fatale: un’embolia polmonare avvenuta nella notte. In sostanza una TROMBOSI DELLE ARTERIE POLMONARI. La ragazza originaria di Porto Tolle, in provincia di Rovigo, risiedeva a Reggio Emilia. La sua famiglia a Porto Tolle è molto conosciuta perché il nonno è un musicista di fama internazionale, lo zio materno è un tenore (Riccardo Zanellato) e anche la giovane aveva intrapreso gli studi musicali. Era una cantante e pianista molto dotata. Frequenatava il liceo musicale di Modena, eccelleva nel canto come nel pianoforte e aveva già composto numerosi brani, tra cui uno pubblicato da pochi mesi, “Marilù”.
Il 12 giugno sarà celebrato il funerale. La cerimonia verrà officiata nella chiesa grande nel centro di Scandiano, martedì ci sarà la camera ardente all’ospedale di Scandiano, dove alle 19 verrà recitato il rosario. Al posto dei fiori, i famigliari chiedono donazioni all’associazione Aut Aut, che si occupa di autismo nel territorio di Reggio Emilia, o alla parrocchia di Scandiano, per sostenere una missione in Amazzonia.
“Pochi giorni prima era stata al pronto soccorso perché non era riuscita a fare una corsa per prendere il treno che l’avrebbe portata a scuola le era mancato il fiato. I genitori, il giorno dopo, l’avevano dunque accompagnata al pronto soccorso per accertamenti. Era stata mandata a casa dopo alcuni controlli. Si poteva indagare bene in merito quel malore? Un dubbio che inevitabilmente ci assale tutti in questo momento, per questo è necessario fare chiarezza. Anche se questo non potrà restituirci Adele, una ragazza meravigliosa che aveva tanti bellissimi doti e sogni da realizzare”, ha raccontato lo zio, Angelo Zanellato, esponente del Pd di Rovigo, di cui è segretario provinciale.