È ricoverato in terapia intensiva Jozef Wesolowski, l’ex nunzio a Santo Domingo accusato di pedofilia e pedopornografia. Proprio oggi si sarebbe dovuto tenere il processo a suo carico che dovrebbe essere rinviato. Il processo canonico ha ormai condannato l’ex prelato allo stato laicale e ora è ai domiciliari in Vaticano. Dovrà rispondere di una serie di reati commessi durante il suo soggiorno a Roma dall’agosto 2013 sino al momento del suo arresto (il 22 settembre 2014) e nel periodo trascorso nella Repubblica Dominicana, nei cinque anni in cui ha ricoperto l’ufficio di nunzio apostolico (dal 24 gennaio 2008 alle sue dimissioni del 21 agosto 2013). Per quanto riguarda il periodo trascorso a Roma, il provvedimento contesta il reato di detenzione di materiale pedopornografico.
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Durante il periodo romano, il reato contestato è ”detenzione di materiale pedopornografico, reato introdotto dalla legge del 2013 di Papa Francesco” come ha ricordato padre Federico Lombardi portavoce del Vaticano. Per il periodo precedente, ”il quadro d’accusa si basa sul materiale probatorio trasmesso dall’autorità giudiziaria di Santo Domingo circa gli abusi sessuali su minori”.