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“Cosa ha detto sulla figlia”. Saman Abbas, le dichiarazioni del padre al processo in Italia

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Parla il padre di Saman Abbas, la 18enne uccisa a Novellara

Parla il padre di Saman Abbas, la 18enne uccisa a Novellara. L’uomo è stato estradato dal Pakistan con l’accusa di aver ammazzato la figlia. Shabbar Abbas è quindi finito di fronte all’aula della Corte di Assise del Tribunale di Reggio Emilia, dove è partita l’udienza che lo vede imputato. A parlare è quindi l’avvocato dell’uomo, Simone Servillo: “Shabbar non sa da chi è stata uccisa la figlia e vuole saperlo. Sebbene sia stato dipinto come il mandante di questo vergognoso omicidio, è un uomo al quale hanno ammazzato la figlia e vuole giustizia”.

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E ancora: “Shabbar Abbas a noi avvocati ha detto che quando ha avuto contatti con la famiglia di Saqib (il fidanzato della vittima, ndr) è stato per chiedere se il ragazzo, considerate le foto che erano uscite con la figlia, avesse intenzioni serie. La famiglia gli ha risposto che mai avrebbe sposato Saman – spiega – perché promesso a un’altra donna”.

Parla il padre di Saman Abbas, la 18enne uccisa a Novellara


Parla il padre di Saman Abbas, la 18enne uccisa a Novellara

E ancora: “Lui, detenuto per l’omicidio della figlia, è molto concentrato, emotivamente molto provato dalla carcerazione ma soprattutto dal fatto che gli hanno ammazzato la figlia”. L’uomo quindi nega con forza che sia stato lui il mandante o l’esecutore della morte della 18enne, ritrovata mesi dopo sotterrata vicino casa.

Parla il padre di Saman Abbas, la 18enne uccisa a Novellara

L’uomo ha quindi detto: “Non è vero che Danish venne a dormire a casa mia nella notte del 30 aprile 2021”, cercando di smontare uno dei punti-cardine della ricostruzione fatta dal figlio (parte civile al processo). Ha poi continuato Shabbar Abbas: “Se l’avessi fatto, sarei una bestia. Non ero contrario al fatto che mia figlia sposasse un altro”.

Poi afferma Shabbar Abbas: “L’uccisione delle donne nel nostro Paese per motivi d’onore è un vecchio retaggio: ora non esiste più e nella nostra famiglia non è mai accaduto. A mia figlia non ho mai imposto restrizioni, ma solo dato consigli. Lei non stava più bene con la famiglia, ma solo perché voleva una vita più libera, non perché le avessimo imposto un matrimonio”. Shabbar Abbas si oppone quindi con forza alle accuse del pubblico ministero e promette battaglia. Seguiranno aggiornamenti sulla vicenda.

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