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Parla la madre dello stupratore del taxi: ”Mio figlio non è un mostro”

  • Italia

 

”Mio figlio deve pagare per quello che ha fatto, però vi prego di credermi, vi supplico: Simone non è un mostro”. È la mamma di Simone Borgese, il 30enne arrestato per aver abusato di una tassista romana venerdì scorso, a parlare in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Tempo. ”Dovete concedermi di spiegare a tutti chi è davvero Simone – ha continuato la donna -, il figlio di un padre alcolizzato, un barbone, un violento con il quale ha vissuto da quando me ne sono andata via di casa nel 2005, stanca di essere picchiata e maltrattata ogni giorno. È un ragazzo che ha sofferto, e anche se voi pensate che le parole di una mamma non contano niente, è quella la causa di tutto. Non è cattivo”. Non è nelle intenzioni della donna giustificarlo, ma insiste sulle difficoltà che ha dovuto affrontare Simone nella sua vita: ”Simone non ha avuto una vita facile. Quando me ne sono andata di casa, lui è cresciuto con il padre che ci ha lasciato tantissimi debiti. Si è sentito abbandonato due volte. Prima da me, dieci anni fa, poi dalla moglie. Soffriva da morire – ha concluso”.

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