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Panico al Gemelli: ha tentato di entrare nella stanza del papa. Fermato, ecco chi era

  • Italia

Un episodio inaspettato si è verificato al decimo piano del Policlinico Gemelli, dove Papa Francesco è ricoverato da dieci giorni. L’attivista argentino per i diritti dei lavoratori, Juan Grabois, ha cercato di entrare nell’appartamento papale per far visita al Pontefice, ma è stato fermato dalle rigide misure di sicurezza.

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L’area, conosciuta come “Vaticano 3”, è sotto stretta sorveglianza, e l’accesso è riservato esclusivamente ai medici e ai più stretti collaboratori del Papa, dato che le sue condizioni vengono attualmente descritte come “critiche”. Nonostante la conoscenza personale con il Pontefice e il suo ruolo come consulente del dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale, Grabois non ha ottenuto il permesso di entrare.


Papa Francesco, influencer tenta di entrare nella sua stanza

Juan Grabois, 41 anni, è una figura di spicco in Argentina, con oltre 500mila follower su Instagram e un forte seguito nei movimenti sociali. Avvocato di professione, è impegnato da anni nella difesa dei lavoratori e delle comunità più vulnerabili. Nel 2021 è stato nominato consulente per il dicastero vaticano che si occupa dello sviluppo umano e sociale, un ruolo che riflette il suo impegno nelle questioni sociali.

Il legame tra Grabois e Papa Francesco risale ai tempi in cui Bergoglio era arcivescovo di Buenos Aires. Da allora, il loro rapporto si è consolidato sulla base di una comune sensibilità per le tematiche sociali. Grabois, sposato e padre di tre figli, dedica il suo tempo alla consulenza legale per cooperative di lavoratori, comunità contadine e sindacati, fornendo supporto ai più bisognosi attraverso il volontariato.

L’episodio mette in evidenza l’elevato livello di sicurezza intorno alla figura del Pontefice in questi giorni delicati. Con la sua salute in bilico, il protocollo prevede un accesso estremamente limitato all’appartamento papale, per evitare qualsiasi rischio. Resta da vedere se Grabois avrà modo di comunicare direttamente con il Papa in un secondo momento, ma per ora le porte del “Vaticano 3” rimangono chiuse anche ai suoi amici più fidati.


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