La sorpresa è arrivata all’improvviso, quando Papa Francesco ha fatto la sua comparsa alla Basilica di San Pietro, lasciando senza parole i fedeli presenti. Il gesto inatteso ha riacceso l’entusiasmo e, soprattutto, le speranze per un suo possibile ritorno ai riti della Settimana Santa. Il Pontefice si è mostrato sereno, sorridente, e soprattutto privo di supporti per l’ossigeno, un dettaglio che non è passato inosservato e che suggerisce un miglioramento significativo delle sue condizioni di salute.
Solo il giorno prima, il 9 aprile, il Papa aveva ricevuto i reali Carlo e Camilla a Casa Santa Marta. Un incontro ufficiale che ha assunto anche un valore simbolico, perché ha permesso di vedere Francesco in buona forma. La foto diffusa dalla sala stampa vaticana lo ritrae sorridente insieme ai sovrani britannici, in un momento che molti hanno letto come un segnale positivo rispetto alla sua convalescenza. Un ulteriore passo avanti, dopo settimane complicate dovute a un’infezione polmonare che lo aveva costretto a limitare le apparizioni pubbliche.

Papa Francesco a sorpresa nella basilica di San Pietro
Eppure, il Papa non ha mai completamente interrotto il suo rapporto diretto con i fedeli. Domenica scorsa aveva già sorpreso tutti partecipando, seppur brevemente, al Giubileo dei Malati in Piazza San Pietro. Un momento toccante, durante il quale ha potuto impartire la benedizione e ricevere l’affetto della folla. Parallelamente, prosegue il suo programma di recupero, con terapie e fisioterapia quotidiana, sia respiratoria che motoria. Fonti vaticane confermano che, pur con le dovute cautele, Francesco ha ripreso alcuni impegni interni, come l’incontro con il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin.

Tuttavia, resta ancora il dubbio sulla sua partecipazione effettiva ai prossimi appuntamenti della Settimana Santa, che inizierà il 13 aprile con la Domenica delle Palme. I riti pasquali, notoriamente intensi e faticosi, rappresentano un banco di prova importante. “Vedremo evento per evento”, ha dichiarato il portavoce della Santa Sede, lasciando intendere che ogni celebrazione sarà valutata singolarmente, considerando la salute del Pontefice, le condizioni meteorologiche e la logistica dell’evento. La Messa del Crisma del Giovedì Santo, la Via Crucis del Venerdì al Colosseo e la Messa di Pasqua del 20 aprile potrebbero vedere la presenza del Papa anche solo in forma simbolica, magari tramite videocollegamento o un messaggio scritto, come si ipotizza anche per la canonizzazione di Carlo Acutis prevista il 27 aprile.

Intanto, il Papa non ha smesso di far sentire la sua voce anche in contesti internazionali drammatici. Nei giorni scorsi ha voluto chiamare la parrocchia cattolica di Gaza, esprimendo vicinanza alle vittime della guerra e benedicendo la comunità cristiana della Striscia. “La gente era molto contenta di sapere che stava chiamando”, ha raccontato padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia. Un gesto che dimostra come il Santo Padre, pur limitato fisicamente, non abbia perso la volontà di essere vicino ai sofferenti.
La possibilità di rivedere Papa Francesco almeno in parte protagonista delle celebrazioni pasquali continua ad alimentare la speranza tra i fedeli. Anche se la sua presenza non sarà continua né assicurata, ogni sua apparizione rappresenterebbe un messaggio potente: di fede, di resilienza e di rinascita. Per una Chiesa che guarda alla Pasqua non solo come festa della resurrezione, ma anche come segno di una rinnovata forza, quella del suo Pastore.