Omicidio di Michelle Causo. La giovane ragazza di 17enne è stata ritrovata priva di vita nell’ appartamento di Primavalle, quartiere di Roma, lo scorso 28 giugno. Le piste di indagine avanzate dagli inquirenti per capire cosa possa aver scatenato la furia del presunto assassino della giovane avrebbe escluso al momento l’identità del suo killer in quella del fidanzato. La ragazza è stata colpita con un’arma da taglio al collo, all’addome e alla schiena, da almeno 6 coltellate inferte con un coltello da cucina. E nelle ultime ore una vera e propria svolta nel caso. Lo si apprende in un articolo su Leggo.it.
La svolta nel caso dell’omicidio di Michelle Causo. Il movente potrebbe ricondursi allo spaccio di stupefacenti: “Se non mi dai i soldi, dico a tua madre che ti fai le canne”, avrebbe detto Michelle al suo carnefice prima di andare incontro alla morte. E proprio all’interno dei locali dell’appartamento in via Dusmet, gli agenti della sezione omicidi della squadra mobile avrebbe trovato la stanza preposta a “confezionare” flaconi di “Purple Dark”.
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![svolta nel caso dell'omicidio di Michelle Causo](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2023/07/michelle-causo-morte.jpeg?x95137)
La svolta nel caso dell’omicidio di Michelle Causo: cosa hanno trovato gli inquirenti
Trattasi nello specifico di una droga sintetica data per mescolanza di uno sciroppo per la tosse ad alte dosi, codeina, prometazina e una bibita gassata. Eppure la vita della giovane Michelle lascerebbe presumere che la 17enne non facesse uso di sostanze stupefacenti. Cresciuta sotto la cure e le attenzioni della zia e del nonno, Michelle provava a tenersi sempre alla larga dai pericoli, per quanto vivesse in un contesto degradato.
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Continuano dunque le indagini per ricostruire con maggiore esattezza la dinamica di un violento omicidio che lascia ancora senza parole. Si ricorda infatti che la 17enne è stata colpita a morte da almeno 6 fendenti poi il corpo chiuso dentro una busta nera. Tracce di sangue della giovane anche sulle scale del palazzo. Ed è proprio l’arma del delitto il successivo elemento cui gli inquirenti sperano presto di risalire che secondo il medico legale dovrebbe essere un coltello a serramanico.
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Così le squadre continueranno a procedere nelle indagini all’interno dell’appartamento dopo la ragazza è andata incontro alla morte. Gli agenti sperano inoltre di risalire anche al cellulare che potrebbe ricondurre a ulteriori preziosi indizi risolutivi, soprattutto in merito alla rete dei contatti che interagivano con la vittima, in particolar modo prima che la tragedia si perpetuasse.