Una “situazione familiare con criticità e conflittualità” ecco come gli inquirenti descrivono il rapporto tra Elena Ceste e il marito. Spunta inoltre, tra le varie ipotesi, l’omicidio a causa di un atteggiamento troppo “emancipato” della povera donna. Come tutti sanno, i carabinieri di Asti hanno arrestato il marito di Elena, Michele Buoninconti, per l’omicidio volontario e l’occultamento di cadavere della donna. Dopo nove mesi dalla scomparsa, avvenuta a gennaio 2014, il cadavere della Ceste fu ritrovato in un canale vicino a casa. Per il comandante Fabio Federici la donna “sarebbe deceduta per morte violenta nella sua abitazione. Escludiamo l’annegamento. Probabile l’asfissia”. I militari hanno precisato che Buoninconti è stato arrestato, per omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere, solo quando i carabinieri hanno avuto la certezza che i figli erano usciti di casa, per andare a scuola. Il movente? Mercoledì era stata depositata in Procura la perizia autoptica eseguita sul corpo della donna. Nella stesso tempo era stato effettuato, su iniziativa dei legali, un sopralluogo sul luogo in cui venne ritrovato il corpo della donna.
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