Si aggrava ulteriormente la posizione di Antonio Palleschi, il muratore di Alatri arrestato nei giorni scorsi reo confesso dell’omicidio di Gilberta Palleschi – non una parente ma solo apparente omonimia – la professoressa d’inglese e responsabile regionale dell’Unicef aggredita e assassinata dopo un tentativo di violenza sessuale alle porte di Sora. I carabinieri del Reparto operativo di Frosinone hanno scoperto che Palleschi aveva venduto a un comproro alcuni pezzi dei gioielli in oro bianco della vittima che si erano spezzati durante la colluttazione. Riconosciuto in foto dal titolare del negozio La vendita degli oggetti di valore, secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, è avvenuta il 5 e il 6 dicembre scorsi. Si trattava di frammenti di bracciale, un orecchino e un pezzo di collana che l’insegnante indossava la mattina in cui fu uccisa mentre faceva una passeggiata sulle sponde del fiume Fibreno, in località San Martino. Il muratore è stato riconosciuto da una foto pubblicata sui giornali dal titolare del comproro che aveva pagato quegli oggetti 299 euro.
