Sono passati quasi 15 anni dalla strage di Erba. Ricorderete quella vicenda tragica dell’11 dicembre 2006. Secondo i processi, il delitto fu compiuto dai coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, che uccisero a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, colpito con un fendente alla gola e creduto morto dagli assalitori, riuscì a salvarsi grazie ad una malformazione congenita alla carotide che gli impedì di morire dissanguato.
La strage avvenne nell’abitazione di Raffaella Castagna, in una corte ristrutturata nel centro della cittadina. L’appartamento fu dato alle fiamme subito dopo l’esecuzione del delitto. Ora però, per i coniugi, diventa più concreta la speranza di revisione del processo. L’ottimismo nasce dall’assoluzione di Azouz Marzouk, marito e padre di due delle quattro vittime, dall’accusa di aver calunniato Olindo Romano e Rosa Bazzi, dicendo che la loro confessione era falsa.
La notizia è stata accolta con soddisfazione dall’avvocato Fabio Schembri, legale storico di Olindo Romano e Rosa Bazzi, che dice a OGGI: “Per anni le sentenze sulla strage hanno costituito una sorta di dogma, al quale risultava addirittura impossibile presentare critiche. Credo che le accuse ad Azouz siano nate da un pregiudizio. Adesso andiamo più sereni verso la richiesta di revisione del processo”.
Marzouk, ritenendo Olindo Romano e Rosa Bazzi innocenti, aveva avanzato una richiesta di raccogliere nuove prove per la revisione del processo sui quattro omicidi. L’uomo era arrivato ad affermare che i due coniugi si erano incolpati ingiustamente e per questo era stato accusato di averli calunniati incolpandoli del reato di autocalunnia per le loro confessioni, a suo dire false, sugli omicidi.
ROSA E OLINDO CI SPERANO ANCORA – A QUASI 15 ANNI DALLA STRAGE DI ERBA, SI VA VERSO LA REVISIONE… https://t.co/8f53QvjIBc pic.twitter.com/NWCKduIKhy
— Dagospia (@_DAGOSPIA_) October 13, 2021
“So chi ha ucciso mio figlio, Olindo Romano e Rosa Bazzi non c’entrano” aveva spiegato chiedendo alla Procura generale di Milano di raccogliere elementi ai fini della revisione della sentenza. Per Azouz Marzouk sarebbero troppe le incongruenze contenute nelle confessioni rispetto a quanto emerso in seguito.