Scatterà alla mezzanotte di martedì 31 marzo e durerà fino alle 24 di mercoledì 1 aprile, il nuovo sciopero proclamato dai gestori delle aree di servizio su tutta la rete autostradale nazionale. “Si tratta della fatale conseguenza – si legge in una nota congiunta delle Organizzazioni di categoria, Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio – dell’atteggiamento di totale arroccamento delle strutture politico-burocratiche dei Ministeri competenti – Trasporti, Infrastrutture e Sviluppo economico – a strenua difesa e protezione del ‘sistema’, tanto opaco quanto monolitico, posto a garanzia degli interessi e delle rendite di posizione di cui godono i concessionari autostradali”. I gestori segnalano come questo sistema “garantisce aumenti sistematici dei pedaggi e delle tariffe, proroghe ultra decennali di già lunghissime concessioni, rimesse milionarie statali praticamente a fondo perduto, oltre la possibilità – in assenza di regole certe, eque e di qualunque reale controllo – di imporre un regime di royalty ad esclusivo ed ulteriore vantaggio dei concessionari che si traduce in prezzi dei carburanti più alti d’Europa e standard di servizio sempre più rarefatti e inadeguati ad un bene pubblico offerto in concessione”.
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