Primi dettagli sul testamento di Silvio Berlusconi, imprenditore, fondatore di Forza Italia ed ex premier scomparso il 12 giugno 2023 all’ospedale San Raffaele di Milano a causa di una leucemia. Marina e Pier Silvio Berlusconi, i figli della prima moglie dell’ex premier, Carla Elvira dall’Oglio, controlleranno Fininvest con il 53%, si legge nel testamento di cui i familiari hanno appreso mercoledì 6 luglio il contenuto. Nessuno dei cinque figli del Cavaliere deterrà il controllo solitario indiretto sulla holding, precedentemente esercitato dal padre. Come detto, Pier Silvio e Marina Berlusconi insieme raggiungeranno il 53% con quote paritarie.
Nel testamento c’è anche una breve lettera scritta di suo pugno da Silvio Berlusconi ai cinque figli nel testamento aperto ieri a Milano. “Cara Marina, Piersilvio, Barbara e Eleonora. Sto andando al San Raffaele. Se non dovessi tornare Vi prego di prendere atto di quanto segue”, ha scritto Silvio Berlusconi dando poi disposizioni su chi avrebbe dovuto ricevere un lascito dopo la sua morte. Nella lettera destinata ai figli, nella quale però non compare il figlio Luigi, l’ultimo nato dal matrimonio con Veronica Lario (Leggi perché nella lettera di Silvio Berlusconi non c’era il nome del figlio Luigi) si leggono le disposizioni lasciate da Silvio Berlusconi. Alla compagna Marta Fascina, insieme a lui negli ultimi tre anni di vita, un lascito di ben 100 milioni di euro.
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Testamento Silvio Berlusconi, spunta anche l’amico e fedelissimo
Nella stessa riga in cui Silvio Berlusconi parla del lascito alla sua fidanzata, considerata la sua terza moglie dopo una cerimonia senza valore legale celebrata nel 2022 e alla quale avevano partecipato tutti i familiari e pochi amici intimi, c’è anche il fratello Paolo Berlusconi. Nato il 6 dicembre 1949, il fratello dell’ex premier scomparso il 12 giugno è imprenditore, editore e presidente onorario dell’Associazione Calcio Monza. Ha affiancato il fratello in molte attività, a partire dalla Fininvest. Ma c’è un’altra persona che compare nel testamento lasciato da Silvio Berlusconi.
“Cara Marina, Piersilvio, Barbara e Eleonora. Sto andando al San Raffaele. Se non dovessi tornare Vi prego di prendere atto di quanto segue: dalle vostre eredità di tutti i miei beni dovreste riservare queste donazioni a Paolo Berlusconi 100 milioni, a Marta Fascina 100 milioni, a Marcello Dell’Utri 30 milioni”, si legge nel testamento. Oltre al fratello Paolo e alla compagna Marta, 30 milioni di euro vanno anche all’amico Marcello Dell’Utri. Giornalista pubblicista, Dell’Utri, nato a Palermo nel 1941 è considerato uno dei fedelissimi di Silvio Berlusconi. È un ex politico e senatore italiano. Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi fondano Forza Italia nel 1993.
Marcello Dell’Utri è noto per la sua movimentata vita giudiziaria. Come ricostruisce Qui Finanza, il fedelissimo di Berlusconi è stato assolto per tre volte in Cassazione per tentata estorsione, peculato e istigazione alla calunnia. Prosciolto per frode fiscale a causa di un errore della Procura (non luogo a procedere, ndr). Ha patteggiato per frode fiscale e false fatture, subendo due condanne definitive a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e 8 mesi per abuso edilizio. Prescritto il processo sulla vicenda P3 e archiviati i casi per corruzione e ricettazione. Assolto infine in secondo grado per la trattativa Stato-mafia.