Una ricerca scientifica – pubblicata questa settimana su Nature Neuroscience – ha innescato vivaci polemiche. La sintesi è questa: “I bambini poveri hanno un cervello più piccolo”. Se si proviene da un background povero – spiegano i ricercatori – è molto più probabile che il cervello sia più piccolo rispetto ai bambini che vivono nel benessere. Un team di esperti ha analizzato le immagini del cervello di più di mille bambini in tre anni. Gli studiosi hanno misurato lo strato esterno del cervello che controlla la lingua e la volontà e poi la superficie delle cortecce cerebrali. I test cognitivi eseguiti avrebbero dimostrato che i bambini le cui famiglie guadagnano meno di 25mila dollari all’anno hanno la superficie del cervello più piccola del 6 per cento in confronto a quelli le cui famiglie portano a casa almeno 150mila dollari.
Stanto alle risultanze dello studio i bambini poveri soffrono a causa della mancanza di beni materiali e le famiglie con un reddito debole tendono a vivere vite più caotiche. “La struttura del cervello dei bambini varia a seconda del reddito e del livello di istruzione dei genitori”, afferma Kimberly Noble, della Columbia University, che ha condotto la ricerca. Inoltre, “la correlazione non dipende da un rapporto di causa ed effetto, ma possiamo parlare di legami tra l’educazione dei genitori e il reddito familiare con la struttura del cervello dei bambini”.
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