Assurda la vicenda che arriva da Ivrea, nel Torinese. Gli è bastato dire in classe “Non facciamo gli scemi, piantiamola di fare i cretini” per rischiare il posto di lavoro. Intanto, il maestro Gabriele Guabello, 35 anni, è stato sospeso per una settimana. L’insegnante, precario da 8 anni, è finito sotto la scure dei genitori per una frase di troppo detta ai figli. Frase che secondo loro li avrebbe profondamente offesi. E nemmeno avesse detto chissà cosa…
“E’ stata una mazzata, mi sono sentito – ha detto il maestro a La Stampa – crollare il mondo addosso. Posso davvero rischiare anni di studio e la mia carriera per una cosa del genere? A questo punto, sono quasi certo che non passerò l’anno di prova”. Guabello si è pure scusato: “Forse ho esagerato, ma non mi sarei mai permesso di apostrofarli in quel modo. Credo, invece, che ci sia dell’altro dietro tutta questa storia, perché altrimenti non mi spiego tutto questo accanimento”. Cosa?: “Forse ce l’hanno con me perché – ipotizza – prendevo il posto di un insegnante che aveva seguito quei bambini fino alla quarta elementare. Il mio arrivo non è stato accolto bene”.
Ora sta pensando di impugnare il provvedimento, che ritiene eccessivo. “Fino a quando non saprò con esattezza quali sono le accuse che mi hanno rivolto ogni azione – conclude il maestro – sarebbe azzardata. È per questo che chiederò di poter avere accesso agli atti. Voglio capire. È stato un provvedimento pesante. Ho anche pensato di lasciare l’insegnamento per sempre. Ma di una cosa sono certo: sono un bravo insegnante e non posso perdere tutto per questa storia”.
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