Una brutta notizia è giunta in questi minuti. Il segretario del Partito Democratico nonché governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha contratto il coronavirus. A confermarlo è stato il diretto interessato sul suo profilo Facebook. In un video pubblicato sul popolare social network ha affermato: “Anche io ho il coronavirus. Sto bene, è stato scelto l’isolamento domiciliare. I medici mi hanno detto che sono positivo al Covid 19. Sto bene, ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni”.
Zingaretti ha concluso così il suo intervento: “Da qui continuerò a seguire il lavoro che c’è da fare. Coraggio a tutti e a presto!”. Dunque, il test a cui si è sottoposto il segretario del Pd ha dato esito positivo ed ora dovrà rispettare i protocolli. Fortunatamente, come confermato da lui stesso, lo stato di salute non necessita al momento di un suo ricovero in ospedale. Saranno sicuramente importanti i prossimi giorni per capire l’andamento della malattia. (Continua dopo la foto)
Per quanto riguarda la situazione generale, il Governo aveva accolto nelle scorse ore l’invito del presidente del Veneto, Luca Zaia. I medici posti in sorveglianza ma che non risultano positivi al coronavirus possono regolarmente svolgere il proprio lavoro. La norma sull’isolamento dunque “non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza. Si sospende l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo al Covid-19”. (Continua dopo la foto)
Spiegati anche i motivi per i quali l’Italia ha più contagi rispetto ad altri Paesi. Secondo il virologo dell’Università degli Studi di Milano e direttore sanitario dell’Istituto Ortopedico Galeazzi, Fabrizio Pregliasco, “il numero elevato di contagi in Italia potrebbe essere anche legato al fatto che si fanno più tamponi e che si notificano anche i soggetti positivi ma non ricoverati? Con una metafora potremmo dire che ci siamo resi conto dell’iceberg solo quando è emersa la punta, ovvero il primo caso grave”. (Continua dopo la foto)
Queste le conclusioni del virologo: “Va detto che l’epidemia ha coinciso con un’epidemia influenzale caratterizzata soprattutto dai virus H1N1 e N3N2, che danno effetti respiratori pesanti. Credo che anche in Cina ci sia stata inizialmente una difficoltà legata a questo aspetto: alcuni pazienti possono essere stati ritenuti erroneamente a vittima di patologie stagionali”.
Coronavirus: perché l’Italia ha molti più casi degli altri Paesi europei