Naufragio Costa Concordia, nuova sentenza su Francesco Schettino. L’ex comandante della nave che naufragò il 13 gennaio di 10 anni fa all’isola del Giglio attendeva con trepidazione questa sentenza. Gli avvocati avevano deciso di rivolgersi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo perché lui riteneva che fossero stati non rispettati i suoi diritti e le libertà della Convenzione europea, alla luce della pena di 16 anni di carcere inflitta ai suoi danni dalla magistratura italiana.
Naufragio Costa Concordia, nuova sentenza su Francesco Schettino. Poco più di un anno fa vi avevamo parlato di Francesco Schettino e della sua richiesta alla Corte europea. A parlare era stato il legale Saverio Senese a La Nazione: “Mentre, concluso l’ultimo elaborato dovremmo depositare il ricorso per la revisione italiana del processo entro la prossima settimana. Schettino non ha avuto alcuna responsabilità di omicidio colposo. Per quanto riguarda invece il naufragio non impugneremo la sentenza, perché ci sono colpe del mio assistito”.
Naufragio Costa Concordia, nuova sentenza su Francesco Schettino
Naufragio Costa Concordia, nuova sentenza su Francesco Schettino arrivata stavolta dall’Europa dopo aver concluso i gradi di giudizio in Italia. L’ex comandante della nave è rinchiuso in prigione a Rebibbia e, stando a quanto riportato dal sito Repubblica, si sarebbe reso protagonista in diversi percorsi di rieducazione. Inoltre, ama molto la scrittura e in carcere avrebbe prodotto parecchio. Essendo vicino al termine della pena, ha la possibilità di ottenere dei permessi e potrà richiedere tra non molto la semilibertà.
Repubblica ha inoltre aggiunto che gli avvocati di Francesco Schettino vorrebbero la revisione processuale, che non è stata concessa dalla Corte di Appello. L’ultima parola spetterà alla Cassazione. Tornando alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo, il ricorso dell’ex comandante della Concordia è stato rigettato perché considerato “irricevibile” dalla giudice. A soffermarsi su questa vicenda è stata la giudice Alena Polackova, che aveva analizzato tutto il 13 gennaio del 2022, 10 anni dopo la tragedia.
Il naufragio della Costa Concordia, avvenuto in Toscana, provocò la morte di 32 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio, oltre al ferimento di altri 110 individui. In 4.197 riuscirono invece a salvarsi. Lo schianto causò l’interruzione immediata della navigazione, uno sbandamento consistente e l’incaglio sullo scalino roccioso con parziale sommersione della nave.