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“Cosa complica il ritrovamento”. Natisone, cosa emerge sulle ricerche del corpo di Cristian

  • Italia

Sono ridotte al lumicino le speranze di trovare ancora in vita Cristian, il terzo dei ragazzi trascinati via dalla furia del fiume Natisone quatto giorni fa. Nella tarda mattinata di ieri erano stati ritrovati i corpi delle due ragazze Patrizia Cormos, 20 anni, al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti di Udine e Bianca Doros, 23 anni, arrivata pochi giorni fa dalla Romania per far visita ai genitori, individuati a 700 metri e a un km a valle dal luogo della scomparsa.

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Sono stati i volontari dei gruppi comunali della Protezione Civile di Tolmassons, Medea e Premariacco a individuare e recuperare il corpo di una delle due ragazze, sul greto del fiume – dice ll’Adnkronos Paolo Londero, rappresentante dei volontari della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia -. Dai primi minuti, l’altro ieri, sono intervenuti sul Natisone per partecipare alle ricerche dei tre ragazzi travolti dall’onda di piena e dispersi”.


Natisone, le ricerche di Cristian ostacolate dal maltempo

La protezione civile è sul posto con molti volontari per la ricerca lungo il fiume, lavorato da ieri e oggi siamo ancora qui, coordinati e diretti dai Vigili del Fuoco. Notevole la partecipazione, più di 80 volontari impegnati”. “È il quarto giorno e sono tutti qui – dice Michele De Sabata, sindaco di Premariacco -. Non si molla, dobbiamo portare a casa anche Cristian”.

Ma la situazione è molto più complicata di quello che sembrerebbe. A causa delle precipitazioni avvenute nella zona tra domenica sera e lunedì mattina la portata del Natisone è aumentata e le sue acque limpide di domenica sono diventate più torbide rendendo, di fatto, più difficile le ricerche per le quali sono impiegati gommoni, piccole imbarcazioni, pick-up appositamente attrezzati e droni nella speranza di poter restituire anche Cristian alla propria famiglia.

Le indagini si stanno concentrando tra ponte Romano e il ponte di Leproso e nella località di Paderno, a lungo setacciata già nella giornata di domenica. “Bisogna sperare che la ghiaia non lo abbia ricoperto altrimenti sarà più difficile trovarlo – dice Antonio Michelutti, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Premariacco al Corriere della Sera -. Il Natisone è pieno di anfratti e grotte. Potrebbe essere ovunque. La corrente potrebbe averlo addirittura trasportato verso Manzano (Comune limitrofo a sud di Premariacco sempre in provincia di Udine ndr.). Speriamo di ritrovarlo al più presto”.


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