Natale 2022, l’allarme. Influenza con le festività alle porte? L’ondata di influenza australiana non sembra arrestarsi, lo confermerebbero i dati degli ultimi contagi ancora in aumento. E a fronte del Cenone di Natale come fare? Ecco la risposta degli esperti sulla “nuova pandemia”, come affermato da Matteo Bassetti, direttore del reparto Malattie infettive dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova, a Sky Tg24 .
Natale 2022, niente cenone con i propri cari. Aumento dei contagi da influenza che stando alle parole di Matteo Bassetti “farà dei morti, come sempre. Il range delle persone che vengono a mancare per l’influenza vanno dai 5mila ai 20mila”. Dati che preoccupano anche Fabrizio Pregliasco, virologo e professore dell’Università Statale di Milano che a Rai Radio1 ha rivolto il suo appello a quanti per questo cenone natalizio risulteranno ancora raffreddati.
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Natale 2022, niente cenone con i propri cari: l’allarme degli esperti
Niente cenone di Natale, dunque, per chi è raffreddato. Ma anche un altro consiglio dell’esperto a prescindere di essere o meno influenzati: evitare grandi tavolate. Numero ristretto di invitati, semmai i più intimi, per diminuire le probabilità di contrarre il virus influenzale e contagiarlo a propria volta. Nel corso della stessa intervista l’esperto ha anche aggiornato gli italiani sugli ultimi dati raccolti. Pregliasco ha fatto sapere che il numero dei contagi da influenza australiana sta aumentando, confermando dunque l’apprensione di Matteo Bassetti, aggiungendo anche che il picco è previsto subito dopo le feste. Inoltre si prevede un numero di possibili vittime da influenza che arriva a 20mila morti.
E solo pochi giorni fa, l’esperto aveva sottolineato: “In questo momento il Covid è in una fase quasi di plateau ed a preoccupare è molto di più l’influenza stagionale, i cui numeri elevati ne accrescono la pericolosità. Attualmente, anche se i numeri assoluti sono ancora consistenti, il Covid-19 ha in realtà raggiunto un tasso di mortalità quasi simile a quello dell’influenza, ovvero pari allo 0,04%, mentre in precedenza – spiega Pregliasco – si attestava su un tasso di mortalità molto più alto che superava l’1%”.
“I tassi di mortalità di Covid e influenza, dunque, sono attualmente simili, tuttavia l’influenza registra ora molti più casi rispetto al Covid-19 e quindi ha una maggiore pericolosità”. Secondo Fabrizio Pregliasco i soggetti più esposti sarebbero bambini e anziani, oltre ai fragili, tra i quali è più alto il pericolo di complicanze: “Si è ancora in tempo e ci si può vaccinare contro l’influenza stagionale – ricorda Pregliasco – almeno per questo mese e le prime due settimane di gennaio”.