Morte di Liliana Resinovich, la conferma. Un caso di cronaca nera che ha tenuto tutti con il fiato sospeso e che ad oggi sembra arrivare a una maggiore chiarezza. Per mesi si è chiesta la verità sulle dinamiche della morte della 63enne che viveva a Trieste insieme al marito Sebastiano Visintin.
Morte di Liliana Resinovich. La donna si è suicidata. Così si sarebbe espressa la procura di Trieste, in merito alla perizia affidata al medico legale Fulvio Costantinides e al radiologo Fabio Cavalli., la donna sarebbe morta suicida per asfissia indotta da due sacchetti di plastica stretti intorno alla testa. (Liliana Resinovich, il marito Sebastiano: “Non si è suicidata”).

Morte di Liliana Resinovich. La conferma della procura di Trieste
Come tutti sanno, scomparsa il 14 dicembre 2021, Liliana Resinovich è stata rinvenuta priva di vita all’inizio del mese di gennaio 2022 nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste. E proprio l’appartamento dove Liliana viveva insieme al marito Sebastiano, si trovava a meno di un chilometro dal parco dell’ex ospedale psichiatrico presso il quale la donna è stata recuperata lo scorso 5 gennaio.

Il corpo della donna ormai privo è stato ritrovato chiuso in due grandi sacchi di plastica normalmente usati per i rifiuti. Il cadavere giaceva in posizione fetale mentre un altro sacco trasparente per alimenti stringeva intorno alla testa della vittima.


Ma sul caso ancora un mistero da risolvere: dov’è stata Liliana Resinovich per circa un mese ovvero dal giorno della scomparsa fino a quello del suo ritrovamento? E nonostante la conferma della morte suicida, ci si domanda ancora quali possano essere stati i motivi che avrebbero condotto a compiere il gesto estremo. Si resta in attesa di ulteriori aggiornamenti su un caso di cronaca che ancora merita la dovuta attenzione.