Morte di Andrea Purgatori, arriva il verdetto dell’autopsia. Dopo la morte del giornalista lo scorso 19 luglio due persone erano state iscritte nel registro degli indagati. Qualche ora dopo il decesso i suoi famigliari hanno parlato di “breve e fulminante malattia’. A cercare di dare una spiegazione ci aveva pensato Andrea Tornago per “Domani”. “Tutto ha inizio il 24 aprile scorso, quando Purgatori si ricovera nella clinica privata Villa Margherita. – si legge nell’articolo riportato anche da Dagospia – Nulla di grave, solo un vago senso di spossatezza che gli suggerisce di eseguire qualche controllo”.
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“Il giornalista è molto attento alla salute e si sottopone ad approfonditi check-up periodici da cui è sempre risultato in perfetta salute”. Il giornalista era stato inviato per approfondimenti in una famosa clinica sull’Aurelia, la Casa di Cura Pio XI perché “dagli esami emergono parametri fuori posto, riscontrati da una tac e una biopsia”.
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Morte Andrea Purgatori, l’autopsia rivela: no metastasi al cervello
“Qui, secondo la denuncia, ai primi di maggio il professor Gianfranco Gualdi, responsabile della radiologia e riconosciuto esperto della materia, formula una pesante diagnosi di tumore al polmone con metastasi diffuse agli organi vicini e al cervello”, si legge ancora. Una diagnosi che non aveva convinto in famigliari che ritenevano Purgatori non fosse stato trattato adeguatamente.
Nello specifico i medici di parte avevano spiegato come le macchie nella testa del giornalista fossero riconducibili a ischemie e non a masse tumorali. La terapia alla quale era stato sottoposto non sarebbe stata solo inutile ma anche dannosa. Ora, a distanza di mesi, arriva la notizia sull’esito dell’autopsia. Non erano presenti metastasi al cervello al momento del decesso di Andrea Purgatori.
Racconta Adnkronos come: “è quanto emerge dai risultati degli esami istologici terminati oggi nell’ambito dell’indagine della Procura di Roma sulla morte del giornalista. Oggi si è tenuto un incontro tra i consulenti dei pm e quelli delle parti dopo l’attività effettuata in queste settimane all’istituto di medicina legale del Policlinco di Tor Vergata”.