Ancora una donna uccisa, ancora un femminicidio, ancora una morte che si consuma all’interno del nucleo famigliare. Delle 69 persone uccise dal partner nel corso del 2023, ben 64 erano donne. Si tratta del 92,75% dei casi. Il dato è contenuto nella relazione che Saverio Gazzelloni, direttore della Direzione centrale delle statistiche demografiche e del censimento della popolazione di Istat, ha tenuto lo scorso 23 gennaio di fronte alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio.
Un fenomeno purtroppo in aumento. Durante il 2023 sono state 51.713 le chiamate al numero antiviolenza 1522, in aumento del 142,9% rispetto alle 21.190 registrate nel corso del 2019. Stavolta la tragedia si è consumata a Modena, la vittima è una donna di 41 anni.
Modena, uccide la moglie e va in caserma con il cadavere in auto
Una notte di orrore e paura, finita questa mattina all’esterno della caserma dei carabinieri in via Pico della Mirandola. Protagonista un uomo di 48 anni che si è presentato questa mattina con il cadavere dalla moglie 41enne in auto. Il cadavere della moglie rannicchiato nel bagagliaio. La scoperta ha fatto scattare immediatamente il fermo dell’uomo che è stato immediatamente ascoltato.
A quanto si apprende l’accusa formulata sarebbe di omicidio aggravato. La donna, di origine russa, aveva la testa coperto da un sacchetto nero di plastica, stretto al collo con un filo elettrico plastificato. Sul collo della vittima è stata trovata anche una cintura stretta. Sempre a quanto si apprende la donna era mamma due bambini. A scatenare la furia omicida dell’uomo sarebbe stato una lite per l’affidamento dei figli.
Maggiori informazioni si avranno nelle prossime ore. Mentre il cadavere della donna è al momento a disposizione dell’autorità giudiziaria per essere sottoposto, molto probabilmente, ad un esame autoptico che possa chiarire la causa della morte.