Michelle Causo, parla il fidanzato: “Stava con me”. Per diverse ore ieri, si è detto che ad ammazzare la giovane Michelle Maria fosse stato il fidanzatino. Ma sembra che questa tesi non regga affatto. Il ragazzo che avrebbe ucciso la 17enne non era legato sentimentalmente con Michelle. A riferirlo è il vero giovane compagno della minorenne uccisa che decide di uscire allo scoperto per manifestare tutto il suo dolore. E sui social quindi, spunta questo scatto di loro due che si baciano al centro della capitale.
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Il reale fidanzatino di Michelle è distrutto e non si da pace. E sui social scrive. “Ti amo Michelle, mi manchi più dell’aria”. Proprio lo stesso, il giorno dopo l’omicidio dirà pubblicamente: “Lei stava con me. Non le interessava nessun altro”. Il giovane ha anche aperto un profilo su Instagram per ricordare “Mimmi”, come la chiamavano gli amici.
Michelle Causo, parla il fidanzato
Poco dopo prende la parola anche il padre della ragazzina uccisa, ma stavolta si parla del killer: “Era innamorato penso, ma lei lo ha respinto perché ha il fidanzato dall’altra parte di Roma da due anni, che ora è disperato”. Chi è che ha ucciso la giovane Michelle Maria Causo? Si tratta di un diciassettenne originario dello Sri Lanka molto famoso su Instagram. Più di 13mila follower sui social e la passione per la musica trap.
Era lui stesso un artista e nei video pubblicati su internet lo si vede mentre fuma marijuana, tra emoticon con coltelli e gocce di sangue. Il giovane si presenta con vestiti griffati e nei suoi testi parla di soldi, droga e di ragazze. Insomma, il manuale standard del trapper. Ma questo non di certo giustifica un omicidio. “Sai che non mi fermo con niente”, canta in una delle canzoni dell’album a cui ha collaborato. “Voglio solo tornare indietro. Io vengo a prenderti l’anima”, scrive citando un altro rapper, Kid Yugi, e aggiungendo alle parole l’emoticon di un coltello.
Parole che oggi fanno paura, pensando a cosa è successo alla giovane Michelle, uccisa proprio a coltellate e infine gettata come spazzatura vicino ai cassonetti. È successo un mese dopo queste terribili parole: il carrello della spesa che perdeva gocce di sangue, i testimoni e quei dettagli scabrosi del ritrovamento. Omicidio passionale oppure quel debito di 40 euro di Michelle col killer? Ancora non si sa, ma le strade portano tutte lì.
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