In vista l’anticiclone sub-tropicale che come intento avrà quello di spazzare via ogni briciolo di frescura di cui abbiamo goduto fino ad oggi. L’anticiclone sub-tropicale si abbatterà sull’Italia riscaldando nettamente il clima e facendo volare le temperature fino a 40°C. Il sito ilmeteo.it ha specificato che a partire da oggi, lunedì 20 luglio, il bel tempo si estenderà praticamente a tutto il Paese fornendo una prima scossa ai termometri. Le temperature saranno quasi ovunque sopra i 30°C con punte di 31-32°C a Torino, Milano, Bolzano, Roma per poi raggiungere i 33-34°C a Bologna e Firenze. (Continua dopo le foto)


Inizierà a riscaldarsi il clima anche al Sud con massime di 30-31°C a Napoli, Palermo e fino a 32°C a Foggia. A vincere la gara di salto in alto saranno i termometri nelle aree interne delle isole, della Sardegna e della Sicilia con picchi di 34-35°C. Tra Martedì e Giovedì l’Italia sarà soggetta alle punte più alte portate da questo anticiclone sub-tropicale. I termometri infatti, balzeranno ancora di più verso l’alto fino a raggiungere i 39-40°C nelle aree più interne delle due Isole Maggiori, Sicilia e Sardegna. Le colonnine di mercurio non si limiteranno a mettere sotto torchio le isole, anzi, porteranno valori molto elevati anche in Puglia come nel barese e nel foggiano dove si faranno vive punte di 37-38°C. Così come specificato da ilmeteo.it. (Continua dopo le foto)


Questo grande caldo non sarà magnanimo nemmeno con il Centro-Nord, dove si attendono infatti massime attorno ai 36-37°C. Si parla di Bologna, Mantova, Verona, Ferrara e di 34-35°C a Milano, Firenze e Roma. Il team de ilmeteo.it indica anche la durata di questa sferzata di calura. Venerdì l’alta pressione inizierà a perdere un po’ di mordente, cominciando dalle regioni del Nord, in cui l’arrivo di qualche turbolenza di origine temporalesca potrebbe bilanciare un po’ il grande caldo. Ciò dovrebbe portare ad un provvidenziale ma contenuto calo delle temperature. Durante il weekend poi, l’ondata calda nord-africana si ritrarrà di poco in Sardegna e su parte dell’area tirrenica centrale, mentre continuerà a martoriare il Sud, specialmente Sicilia e Puglia.