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Tragedia in montagna, è morto Matteo Bernasconi. È successo tutto all’improvviso

  • Italia

Tragedia nel noto itinerario scialpinistico. L’alpinista Matteo Bernasconi è la vittima di un incidente avvenuto nel Canale della Malgina, Pizzo del Diavolo, in Valtellina. L’uomo è stato travolto da una valanga. Una volta avviate le ricerche per ritrovare il corpo dell’uomo, con rammarico si è appreso che non c’era più nulla da fare. Matteo perde la vita all’età di 38 anni.

Il corpo senza vita è stato individuato intorno alle 2 di notte e come riporta Lecco Notizie un valido indizio è stato il ritrovamento dell’auto dell’uomo all’imbocco della valle, nel comune di Castello dell’Acqua (SO), che ha permesso di concentrare le ricerche sul posto. Impegnati il Cnsas – VII Delegazione Valtellina Valchiavenna, Stazione di Sondrio, con tecnici e UCV (Unità Cinofile da Valanga) e con il Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza. (Continua a leggere dopo la foto).


Era il 4 marzo del 2013 quando la via che solca la parete ovest della Torre Egger, che prende il nome di “Die another day”, mai scalata prima di quel momento, conobbe la determinazione e il coraggio dei Ragni di Lecco, ovvero Matteo Della Bordella e Matteo Bernasconi, che in vista della scalata avevano impiegato ben tre anni di studio e allenamento. Quel tratto è stato  completato da Della Bordella e Luca Schiera, ma Matteo ha sempre fatto parte del progetto: “La discesa e’ stata lunga e i due sono devastati. Ma felici come noi. E hanno voluto il telefono del “Berna”, Matteo Bernasconi, perche’ la via e’ anche sua.Tre anni di dedizione, tenacia e avventura”. (Continua a leggere dopo le foto).

Il ritrovamento del corpo è avvenuto poco prima di mezzanotte, per opera del Soccorso Alpino e il supporto dei  militari del Sagf. La morte di Matteo lascia un vuoto incolmabile nella vita della moglie e della piccola bimba di due anni. Il ricordo del “dolcissimo”, come è sempre stato definito Matteo, professionista e amante della montagna, rimarrà impresso nella memoria di molti. (Continua a leggere dopo la foto).

Sulla sua pagina Facebook sono tanti i messaggi di cordoglio. Si legge “Saremo per sempre lì tutti insieme… sotto quella pioggia… quelle pareti… scalando… ridendo a crepapelle… mangiando e bevendo birra… ciao Berna”. E non solo. Si possono leggere anche i numerosi i messaggi scritti da Matteo, di cui  l’ultimo post, pubblicato solo qualche giorno fa, quando l’alpinista ha espresso il grande desiderio di tornare a respirare l’aria di alta quota, proprio su quelle cime che hanno strappato via la sua vita per sempre.

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