Le riaperture e l’aria di primavera, quella vera, sono finalmente arrivate. La guerra contro il Coronavirus non è ancora finita, ma la campagna vaccinale che ha raggiunto il mezzo milione di somministrazioni al giorno e l’allentamento delle rigide misure anti-contagio lasciano qualche spiraglio di ottimismo. Il professore ordinario di Malattie Infettive e direttore della Clinica Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova ha recentemente rilasciato un’intervista al SecoloXIX.
Matteo Bassetti spiega perché e in che modo gli italiani possono, fin d’ora, tornare ad assumere comportamenti messi nel dimenticatoio per oltre un anno: “Io la mano la darei già adesso perché questa cosa di salutarci come i pinguini, con il gomito, a me ha un po’ stufato. Non è pericoloso nel momento in cui la mano la igienizzo io e la igienizza lei. Non vedo dove sia il problema di darsi la mano”. (Continua a leggere dopo la foto)

L’esperto va oltre e, nell’indicare la strada per un ritorno alla normalità in tempi di coronavirus, afferma: “Proviamo a lanciare un messaggio: torniamo a darci la mano. Ok le mascherine – prosegue Matteo Bassetti – i vaccini, il distanziamento ma il dare la mano, nel momento in cui l’abbiamo igienizzata e abbiamo la mascherina, è anche un messaggio di un ritorno ad una vita normale che necessariamente dopo l’estate ci auguriamo tutti di poter avere”. (Continua a leggere dopo la foto)

Matteo Bassetti poi analizza l’andamento dei contagi ad aprile: “L’ondata di Covid ha rallentato il suo corso nelle ultime 3 settimane e, soprattutto nell’ultima settimana, c’è stato un rallentamento significativo. Prova ne è che i ricoveri che arrivavano abbastanza costantemente al pronto soccorso, negli ultimi giorni si sono fatti veramente molto limitati.
Addirittura, ci sono mattine in cui non si presentano pazienti con il Covid e quindi sicuramente è un segno del fatto che da una parte l’epidemia sta calando di suo, quindi si sta esaurendo questa terza ondata, e dall’altra parte le vaccinazioni iniziano probabilmente a dare il loro contributo in quella che è la fascia più debole, che sono le persone anziane e le persone fragili”. (Continua a leggere dopo le foto)


Considerando l’attuale livello di vaccinazioni Matteo Bassetti fa un confronto tra l’estate 2020 e quella in arrivo, e conclude: “Quest’anno la situazione è diversa rispetto alla scorsa estate, quando avevamo il virus che mordeva meno ma non avevamo i vaccini, quindi c’era una popolazione ancora suscettibile al contagio. A fine estate, con i vaccini, torneremo a vivere”.
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