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“Il vero audio choc”. Vannini, cosa urlava Marco durante la telefonata al 118

Si è parlato molto in queste settimane del caso di Marco Vannini, il giovane di Cerveteri ucciso da un colpo di pistola mentre si trovava a casa della fidanzata. A spararlo è stato Antonio Ciontoli, capofamiglia, il quale è stato condannato in primo grado a 14 anni per omicidio volontario, poi ridotti a 5 anni in Appello per omicidio colposo. Il prossimo 7 febbraio è attesa la Cassazione che deciderà definitivamente sul destino dell’uomo.

Nei giorni scorsi l’uomo ha rilasciato un’intervista a Storie Maledette condotta da Franca Leosini. Un’intervista che ha suscitato indignazione generale, specie da parte della famiglia di Marco Vannini che attraverso i propri legali ha voluto manifestare la propria disapprovazione attraverso una missiva destinata a Viale Mazzini. “Grande sconcerto e la più ferma indignazione in ordine al contenuto all’intervista di che trattasi: non solo e non tanto relativamente a dichiarazione e atteggiamento (già abbondantemente noti) dell’intervistato ma soprattutto in relazione alla conduzione dell’intervista“. (Continua a leggere dopo la foto)


La conduttrice di Chi l’ha Visto?, Federica Sciarelli, ha voluto esprimere il proprio pensiero in merito all’intervista rilasciata alla collega Leosini. “Per dovere di chiarezza – ha detto la conduttrice durante la trasmissione – Dobbiamo dire che noi di Chi l’ha Visto? Abbiamo sempre chiesto l’intervista ad Antonio Ciontoli. A noi, Antonio Ciontoli, l’intervista non l’ha mai concessa. Come si dice, fatevi una domanda e datevi una risposta…“.

Il giorno della morte di Marco Antonio Ciontoli si rese protagonista di una telefonata al 118 per chiedere l’arrivo dei soccorsi ma senza segnalare l’urgenza. L’uomo fece infatti passare il colpo di arma da fuoco che trapassò il corpo di Marco per una “buchino” causato da un “pettine a punta”. Per questo motivo i soccorsi tardarono ad arrivare e solo una volta arrivati all’ospedale Ciontoli disse che quel foro era stato causato da un colpo di arma da fuoco. I soccorsi tempestivi avrebbero potuto evitare la morte di Marco, ma le indicazioni date da Ciontoli e dalla sua famiglia non permisero ai medici di salvarlo. (Continua a leggere dopo la foto)

Nella puntata di ”Chi l’ha visto?” mandata in onda il 10 luglio la conduttrice ha fatto ascoltare gli audio ‘ripuliti’ della telefonata fatta da Ciontoli al 118 in cui si sente la voce di Marco mentre supplica i presenti di riportarlo dai suoi genitori. Parole che nei precedenti audio non si sentivano a causa delle voci e dei rumori di fondo. Grazie a un lavoro di ‘ripulitura’ si sentono le parole che Marco pronunciava in quei momenti concitati:  “Ti prego, portami a casa!”. Questo andrebbe a smentire le parole di Antonio a Franca Leosini nell’intervista per Storie Maledette. In quell’occasione ipotizzò che il fidanzato della figlia non si fosse neppure reso conto di essere stato raggiunto dal colpo di pistola esploso mentre nel bagno della villetta di Via Alcide De Gasperi a Ladispoli. (Continua a leggere dopo la foto)

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”Urla ‘basta’. ‘Sento che si lamenta”’, dice l’operatrice. Poi chiede, sentendo le frasi sconnesse di Marco: ‘Ma è diversamente abile?’. E ancora: ‘Ma sta urlando, si è sentito male?’. “Avete sentito gridare ‘basta, mamma’. Adesso ci sono altre parole che non eravamo riusciti a sentire: ‘Ti prego portami…. ‘ Forse dice ti prego portami a casa. O forse ti prego portami via”, ha detto Federica Sciarelli nel corso della puntata di Chi l’ha visto.

“Mi vergogno, non riesco a perdonarmi per ciò che ho fatto”. La verità di Antonio Ciontoli sulla morte di Marco Vannini

 

 


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