C’è tanta paura nella regione italiana per l’allerta rossa per il maltempo, diramata nelle scorse ore. La popolazione è costretta a prepararsi al peggio, visto che recentemente hanno già subito una vera e propria tragedia causata dall’alluvione. E in questo caso sono già state fatte delle evacuazioni nella speranza di limitare i danni.
La regione italiana è in ansia per questa nuova allerta rossa per il maltempo, che potrebbe provocare gravi conseguenze. Dalle ore 12 del 3 ottobre fino a mezzanotte del 4 ottobre occorrerà fare moltissima attenzione alle precipitazioni intense. L’Arpae e la protezione civile temono una criticità idraulica. Non sono da escludere purtroppo le frane, nonché l’incremento del livello dei fiumi della parte centro-orientale.
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Per la regione italiana paura per l’allerta rossa per il maltempo: rischio frane ed evacuazioni in corso
La regione italiana a rischio è ancora una volta l’Emilia-Romagna. L’allerta rossa per il maltempo, dopo l’alluvione che ha già devastato tutto a settembre, coinvolge la pianura bolognese, la costa, la pianura e la bassa collina romagnola. La presenza delle piene dei fiumi è prevista nel corso della notte. Il comune di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, ha optato per un provvedimento di prevenzione evacuando le aree colpite dall’alluvione del 19 settembre.
Questo quanto comunicato dal comune del ravennate: “Il Comune ha emesso un’ordinanza di evacuazione in via precauzionale nelle località colpite a Traversara, Borghetto Traversara e nell’area di via Muraglione a Boncellino. Sul sito sono consultabili le planimetrie delle zone interessate dall’ordinanza. Un hub per accogliere le persone che non hanno possibilità di essere ospitate da familiari o amici è allestito al Palazzetto dello Sport di Bagnacavallo”. Ma le scuole saranno aperte il 4 ottobre.
Ma le piogge, stando a Garbinato del sito www.ilmeteo.it, ci saranno pure in Liguria di Levante, Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Veneto. Ma ciò che fa veramente paura è che 9 milioni sono gli italiani che sono complessivamente a rischio perché vivono in zone dove avvengono alluvioni e dissesti idrogeologici.