Un caso di malasanità che ha dell’incredibile. Gioachino Lessio, 67enne di Solagna nella Valbrenta, è morto sul tavolo operatorio per un errore dei medici. Ne è convinto Antonio Cirnelli, chiamato per una perizia dal pubblico ministero di Vicenza, Silvia Golin, secondo il quale il decesso è dovuto allo sbaglio dei dottori.
La morte del geometra, afflitto da una grave patologia polmonare, risale al luglio scorso, quando venne operato al San Bassiano di Bassano del Grappa. Ci furono almeno tre quarti d’ora di manovre di rianimazione, ma non servirono a salvarlo. All’ospedale di Bassano lo avevano operato al polmone sbagliato, accusò subito la famiglia. L’uomo era stato programmato per un intervento di toracentesi, per il drenaggio di un polmone. I medici, subito indagati, lessero la Tac al contrario e agirono sul polmone sano, provocando nel paziente un’asfissia mortale. La direzione generale ammise subito l’errore ma avanzò l’ipotesi che l’uomo sarebbe comunque deceduto. L’errore, nella tesi della difesa, non sarebbe stato fatale, ma solo una concausa.
Sul registro degli indagati ci sono la dottoressa C.P.Z, 41 anni, del reparto di Pneumologia, e i chirurghi S.C., 49 anni, e V.G., 60. Per loro si avvicina il processo.
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