“The Fontana I Love” è il titolo dalla mostra dedicata alle opere in ceramica e gesso di, uno dei più grandi artisti italiani del ‘900 che la Galleria Tonelli e Studio la Città propongono al pubblico internazionale. In occasione di Expo 2015.
La mostra fa parte del progetto espositivo ed editoriale Arte Milano che vede riunita l’attività di cinque gallerie e di due fondazioni milanesi, tutte attive a livello internazionale nel campo dell’arte contemporanea. I sette partecipanti sono: Galleria Blu, Galleria Lorenzelli Arte, Galleria Milano, Galleria Tonelli/Studio la Città, Studio Visconti, Fondazione Marconi e Fondazione Mudima.
L’iniziativa si ispira all’omonima rivista nata a Milano il primo maggio 1972, anche allora proposta ed auto-finanziata da sette gallerie milanesi, che auspicava di diventare una piattaforma di discussione sulle tematiche e sugli svolgimenti coevi della scena artistica milanese e internazionale. La pubblicazione Arte Milano, oggi promossa e distribuita gratuitamente in Italia e all’estero, diffonde l’idea di una città attiva nella promozione culturale e sintonizzata, anche attraverso il lavoro delle gallerie e delle fondazioni, sui più recenti sviluppi dell’arte contemporanea, oltre che sulla storia e sugli artisti ormai consolidati e rinomati in tutto il mondo che hanno fatto di Milano un luogo nevralgico dell’arte d’oggi.
In questo filone si inserisce la mostra promossa dalla Galleria Tonelli e da Studio la Città di Verona che hanno deciso di presentare Lucio Fontana: “una figura genetica e, fuor di retorica, epocale” -così definito dai critici Castagnoli, d’Amico e Gualdoni– un riferimento assoluto per la vita artistica e culturale della città di Milano dal secondo dopoguerra. La produzione artistica di Fontana dedicata alla ceramica ha suscitato negli ultimi decenni un crescente interesse.
L’artista – più noto per le Attese/Concetti Spaziali, i famosi tagli – nasce di fatto scultore. È infatti assistente nell’atelier di scultura del padre in Argentina e una volta tornato in Italia decide, nel 1928, di frequentare i corsi di Adolfo Wildt presso l’Accademia di Brera. Nel 1935 si avvicina con crescente passione alla ceramica realizzando le sue prime opere nel laboratorio di Tullio Mazzotti ad Albisola. Nella sua articolata produzione artistica, la ceramica – sia essa terracotta colorata, porcellana, ceramica smaltata, gres – rimane una costante.