Il protagonista di questa storia è un sacerdote, Don Gino Assensi che dopo essere stato attaccato in televisione dalla comica Luciana Littizzetto per aver installato dei ceri elettronici attivabili (anche) con il bancomat e la carta di credito nel santuario di Caravaggio in provincia di Bergamo, ha presentato lo scorso febbraio le sue dimissioni come rettore del luogo sacro, uno dei luoghi religiosi più frequentati al mondo. La richiesta è stata accolta dal vescovo di Cremona e quindi valida a tutti gli effetti.
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Tutto parte dallo scorso 15 dicembre, durante il suo solito siparietto a Che Tempo che Fa, Lucianina aveva ironizzato sulla sua iniziativa: “Fermiamo don Gino prima che dica messa in playback o cerchi le pecorelle smarrite con il Tom Tom o che benedica tutti con l’irrigatore automatico” aveva detto la Littizzetto nella trasmissione di Fabio Fazio, aggiungendo: “Se lo sapesse Papa Frank, vedi, a don Gino, dove glielo digita il pin”.
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