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Scomparsa Luciana Fantato, arriva la terribile conferma. Finisce così uno dei casi più seguiti a ”Chi l’ha visto?”

Era scomparsa misteriosamente la mattina del 10 novembre 2017 dalla sua abitazione di via Gazzera, a Gambolò. Il marito di Luciana Fantato, Pierino Marcantognini, era stato ospite più volte della trasmissione ‘Chi l’ha visto?’, finendo protagonista dei commenti dei telespettatori a causa della sua mania di accumulare oggetti raccolti per strada. All’epoca della sparizione di Luciana Fantato, i volontari delle unità cinofile perlustrarono una vasta area fitta di vegetazione nel raggio di due chilometri senza però trovare alcuna traccia della donna.

Nel luglio scorso era stato aperto un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti. A marzo il pubblico ministero aveva chiesto al giudice per le indagini preliminari l’archiviazione del procedimento. Dalle indagini, infatti, non sono emersi elementi utili per convalidare tale ipotesi. (Continua a leggere dopo la foto)


Subito dopo la scomparsa di Luciana Fantato gli inquirenti avevano concentrato le ricerche nei pressi dell’abitazione della donna, senza però riscontrare elementi particolari. Non si era potuto dunque capire se poteva trattarsi di un allontanamento volontario o di un incidente di qualche tipo. La donna si era allontanata, a quanto pare, di casa con i soli vestiti che aveva addosso e con un giubbotto, ma non aveva portato con sé documenti né soldi. (Continua a leggere dopo la foto)

L’unico elemento che aveva portato, ad un certo punto, alcuni sospetti finire sul marito, era stato un biglietto trovato in casa in cui la scomparsa si esprimeva con toni di accusa nei confronti del marito. A quanto pare, anche in paese si raccontava di un rapporto teso e non privo di problemi tra i due coniugi. Lo scorso giugno un corpo in avanzato stato di decomposizione era stato trovato nel torrente Terdoppio, vicino ad Alagna Lomellina, e subito erano partiti gli accertamenti per accertare l’identità. (Continua a leggere dopo la foto)

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L’esame del Dna, effettuato comparando quello del cadavere rinvenuto con il dna dei figli della donna, ha chiarito un mistero che andava avanti ormai da tre anni. I resti rinvenuti lo scorso giugno sulle rive del torrente Terdoppio, ad Alagna Lomellina, appartengono a Luciana Fantato.

L’impatto violentissimo, poi i loro corpi sbalzati fuori dall’abitacolo: morti entrambi


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