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Caso Pierina Paganelli, la notizia su Louis Dassilva dal carcere di Rimini

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Louis Dassilva, il senegalese di 35 anni rinchiuso nel carcere di Rimini dallo scorso 16 luglio 2024, continua a proclamare la propria innocenza in merito all’omicidio di Pierina Paganelli. La donna, di 78 anni, era stata trovata priva di vita nel garage di via del Ciclamino la sera del 3 ottobre 2023. “Non ho mai fatto del male a Pierina“, avrebbe ripetuto Dassilva anche nelle ultime settimane, durante i suoi colloqui in carcere.

Lunedì 28 aprile, l’avvocato Andrea Guidi, insieme al co-difensore Riario Fabbri, si è recato in carcere per incontrare Dassilva e ha ufficialmente presentato un nuovo ricorso al Tribunale del Riesame di Bologna. La richiesta punta a ottenere la scarcerazione del loro assistito, già sottoposto a misura cautelare. Una decisione motivata anche dal recente pronunciamento del giudice per le indagini preliminari, Vinicio Cantarini, che ha confermato la detenzione preventiva emettendo una seconda ordinanza.

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La decisione di Louis Dassilva dopo 9 mesi di carcere

In segno di protesta contro la sua lunga detenzione, Dassilva ha avviato uno sciopero della fame. Un gesto disperato, che vuole richiamare l’attenzione sulle sue condizioni di reclusione e sul procedimento giudiziario che ancora non ha visto una sentenza definitiva. La sua difesa insiste sul fatto che non ci siano elementi solidi a sostegno dell’accusa e punta a ribaltare la situazione al prossimo appuntamento in aula.

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La nuova udienza, prevista probabilmente dopo il primo maggio, si preannuncia di importanza decisiva. In quell’occasione si discuterà anche della testimonianza di Manuela Bianchi, nuora della vittima, raccolta durante un lungo incidente probatorio. La donna avrebbe dichiarato di aver incontrato Dassilva la mattina del 4 ottobre, proprio all’interno del garage teatro del delitto. Sempre secondo la sua ricostruzione, l’indagato le avrebbe suggerito come comportarsi con i soccorritori del 118 e con la Polizia nel momento in cui sarebbe stato scoperto il cadavere.

Tutti questi elementi rendono il quadro processuale estremamente complesso e delicato. Se da un lato la difesa continua a sostenere con forza l’estraneità di Dassilva, dall’altro la Procura sembra considerare fondamentali le dichiarazioni di Bianchi per confermare l’accusa. La verità sull’omicidio di Pierina Paganelli, dunque, resta ancora sospesa, in attesa di un verdetto che potrebbe cambiare radicalmente la vita dell’imputato.

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