“Dieci anni assieme, e mai una stranezza. A me e ai due bimbi non ha mai fatto mancare niente. E Lorys era il suo cocco: lo aveva appena premiato. Eppure io devo credere a quello che mi dicono gli inquirenti. Quella che si vede nei filmati è la macchina di mia moglie: ma se sia stata lei, non lo so”, a parlare in una lunga intervista al Corriere della Sera è Davide Stival, marito di Veronica Panarello, accusata di aver ucciso, il 29 novembre nel Ragusano, il figlio Lorys .
Non crede più a sua moglie, vero, signor Stival? “Non lo so più a chi credere, a cosa credere. Quella mattina stessa del 29 novembre, o forse la sera prima, Veronica aveva voluto premiare Lorys, capito?, pre-mia-re, per il 10 preso in storia. Così gli aveva dato 2 euro per comprarsi una carta del Dragon Ball. Sapete, le figurine? Era arrivato a 99, quella sarebbe stata la sua centesima carta da collezione”.

“Davide Stival – scrive il Corriere – ora è un ragazzo impietrito, bianco in volto, come se il suo sangue avesse smesso per sempre di circolare. È un papà distrutto, ma anche incredulo, disorientato, perché gli hanno detto che è stata sua moglie a uccidere con malvagità assoluta il loro figlioletto di otto anni. Così ha accettato l’incontro nello studio dell’avvocato Daniele Scrofani Cancellieri, a Vittoria, accompagnato da suo padre Andrea, perché vuole dire a tutti quello che pensa”.
Vuoi leggere tutta l’intervista? Clicca qui