ULTIM’ORA – Acquisite le immagini di videosorveglianza nelle strade del paese. Si cerca di ricostruire i movimenti del piccolo che la madre ha dichiarato di aver lasciato vicino alla scuola. E per chiarire alcuni particolari la donna è stata convocata in questura.(continua dopo la foto)
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Una fonte affidabile ha consegnato una indiscrezione ai cronisti del Corriere della Sera: “La verità, forse, è molto più semplice, e allo stesso tempo, molto più drammatica, di quanto si possa immaginare“. Si continua, nel frattempo a cercare lo zainetto blu con cinghie gialle che Loris aveva con sé sabato mattina quando la mamma lo ha lasciato davanti alla scuola Falcone e Borsellino, dove non è mai entrato. Un paio di slip blu per bambini con la scritta “cool skater boy”, con il disegno di un cucciolo di lupo, è stato trovato davanti alla sede della stessa scuola. Secondo alcune indiscrezioni, non confermate però dagli investigatori, il bimbo era senza slip al momento del ritrovamento. Ai cancelli della scuola stamattina qualcuno ha appeso uno striscione, con la scritta “Sia fatta giustizia per il piccolo Loris”. (continua dopo la foto)
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Ma ricostruiamo la vicenda. Il primo ad essere indagato è stato Orazio Fidone, il cacciatore che ha scoperto il corpo di Loris Stival. Sospettato per migliaia di pallottole, anche da guerra, detenute illegalmente. L’uomo, si è appreso poi, era anche sprovvisto della licenza di caccia. L’avviso di garanzia giunge nel pomeriggio, quasi nello stesso momento in cui, poco distante dalla scuola frequentata dal bimbo, la polizia ritrova delle mutandine blu, del tutto simili a quelle del piccolo. Ma per aver la certezza che si tratti delle sue, bisogna attendere l’esame del Dna. L’autopsia intanto ha cancellato gli ultimi dubbi sulla dinamica: Loris sarebbe morto tra le 10 e le 10.30 di quattro giorni fa. Poi sarebbe stato strangolato con le mani attorno al collo e subito dopo gettato nel canalone di contrada Mulino Vecchio dove il corpo è stato recuperato alle 17 dello stesso sabato scorso.
Dubbi sulla ricostruzione, Loris non compare nei video. Il piccolo non appare in nessuna delle immagini registrate dalle telecamere di Santa Croce Camerina finora visionate dagli investigatori e nelle quali, invece, si vede l’auto della madre con cui il piccolo sarebbe stato portato a scuola. (continua dopo la foto)
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Una nuova testimonianza. Tre giovani del paese avrebbero raccontato ai Carabinieri di Santa Croce Camerina di aver visto, il giorno del ritrovamento del piccolo ucciso, una seconda auto bianca posteggiata poco prima delle 15 nella strada attigua al luogo del delitto. I militari stanno cercando di verificare l’informazione e di identificare il tipo di auto e il proprietario anche se non si tratterebbe di quella di Fidonem, un Suzuky bianca con la quale il cacciatore si è messo alla ricerca di Loris dopo che in paese si era sparsa la notizia della sua scomparsa perché non era entrato a scuola. La testimonianza dei tre arriva dopo l’allarme del procuratore di Ragusa Carmelo Petralia che aveva detto di aver “lanciato diversi segnali alla popolazione e con mio stupore non è arrivata alcuna segnalazione”.
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