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Le 50 sfumature di grigio? «Pericolose e da evitare»

  • Italia

Il film, anzi già il trailer di 50 sfumature di grigio è diseducativo e finanche «pericoloso». È il parere di Patrick A. Trueman, pezzo grosso del dipartimento Usa della Giustizia e presidente dell’americana Morality in Media, un’organizzazione fondata nel 1962 che si oppone alla pornografia e al traffico sessuale. Tra il film citato e il genere hard, però, la distanza è enorme. Ciononostante l’organizzazione di Treuman considera il lavoro tratto dal romando di E. L. James un pericolo perché darebbe agli uomini un’immagine sbagliata della donna facendo capire che tutte le esperienze descritte nel film sono le cose che la donna realmente vuole. Mentre alle donne lancerebbe un altro messaggio ugualmente dannoso. E cioè che possono usare violenza sull’uomo, controllarlo e costringerlo a essere obbediente. A ben vedere, le preoccupazioni degli scrupolosi osservatori americani sono condivisibili laddove spiegano il lato meno considerato della pornografia, quello che può essere connesso allo sfruttamento della persona in varie forme. Ma, relativamente al film, forse esagerate al punto che, rilevano voci contrarie al pensiero di Treuman, potrebbero nascondere  una forma neanche troppo velata di censura. Evitando, così, di parlare di sessualità.



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