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Omicidio Sara Scazzi. Nuove ombre sul caso di Avetrana:  la clamorosa rivelazione

 

Importante svolta nel caso Sarah Scazzi, dopo la testimonianza di Virginia Colletta, ex fidanzata di Ivano Russo, che è stata ascoltata nell’ambito di un procedimento che costituisce una costola del processo principale per l’omicidio della giovane di Avetrana. ”Ivano ha mentito, quando Sarah Scazzi fu uccisa uscì di casa”. A raccontarlo agli inquirenti è stata Virginia Colletta, ex fidanzata del giovane che secondo l’accusa era oggetto di rivalità tra le due cugine: Sabrina Misseri, figlia di Cosima Serrano, e la piccola Sarah (figlia di Concetta Serrano) e dunque possibile movente. La testimonianza di Virgina Colletta è stata resa ai pm nell’ambito di un procedimento nato a latere del processo principale per il delitto di Avetrana. Ivano Russo potrebbe essere accusato di aver tentato di depistare le indagini. La testimonianza apre nuovi squarci sul delitto di Avetrana del quale continua ad autoaccusarsi Michele Misseri, lo zio della quindicenne uccisa, oggi imputato per autocalunnia. (Continua a leggere dopo la foto)



La costola del processo che ha condannato all’ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano, ha visto sfilare diversi testimomi, tra cui anche i parenti di Ivano Russo che all’epoca e anche oggi confermano che il Russo non lasciò la casa nell’orario in cui Sarah veniva uccisa e il suo corpo scaricato in una cisterna nelle campagne pugliesi. Ma secondo la testimonianza dell’ex fidanzata la verità sarebbe un’altra. Secondo il racconto di Virginia Colletta, quel giorno di fine agosto 201o Ivano Russo sarebbe uscito di casa alle 13.45, ovvero poco prima che, stando alla ricostruzione processuale, Sarah venisse strangolata nel garage di casa Misseri. (Continua a leggere dopo la foto)

A riferirlo a Virginia sarebbe stato Claudio Russo, fratello di Ivano. Lo stesso Ivano avrebbe poi confermato il fatto all’allora fidanzata, spiegandole di essere uscito a comprare le cartine per le sigarette. Sarebbe poi rientrato a casa circa 15-20 minuti dopo, attorno alle 14.05. Non solo, secondo Virginia Colletta, Ivano le avrebbe poi raccontato anche di aver visto Sarah quel 26 agosto 2010, ossia il giorno in cui è morta. Non è dato sapere però a che ora e perché. Se confermata, la testimonianza della ex di Ivano Russo potrebbe aprire nuovi agghiaccianti scenari sull’omicidio della piccola Sarah, di cui lo zio Michele Misseri continua ad auto accusarsi, finendo imputato per autocalunnia. Mentre la figlia Sabrina e la moglie Cosima Serrano sono state condannate definitivamente all’ergastolo. (Continua a leggere dopo la foto)

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Ivano Russo, che all’epoca aveva 26 anni, sarebbe stato al centro di un “triangolo” con Sarah e Sabrina, ma solo con Sabrina ci sarebbe stato un flirt. Come si evince dai diari di Sarah, per lei sarebbe stato solo un riferimento, un amico più grande per il quale provava affetto. Secondo l’accusa, nei giorni antecedenti il delitto le due cugine avrebbero avuto un dissapore e Sabrina si sarebbe adirata con Sarah per aver raccontato un incontro amoroso finito male tra lei e Ivano Russo.

“Mia sorella…”. Sarah Scazzi, la verità di Concetta. Per la prima volta dall’efferato omicidio della ragazzina di Avetrana, la mamma svela quel ‘pensiero’ che da anni la turba: le parole mai ”confessate”


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